
Una piattaforma cloud per gestire tutta la micro impresa: fatturazione elettronica, contabilità, archivio digitale e funzionalità dalla gestione del magazzino e dei fornitori ai servizi per assistere meglio i clienti. E guarda all’open banking: ecco Bit&Coffee.
Multifunzione, con canone minimo
L’idea in sé è semplice: permettere ai piccoli imprenditori, dall’artigiano al libero professionista, alle piccole aziende (indicativamente, chi fattura meno di 1 milione di euro) di gestire rapidamente e in autonomia contabilità e amministrazione. Con una piattaforma di fatturazione elettronica che fa anche da CRM, gestore del calendario, archivio digitale di documenti, scadenziario e tante altre funzionalità. A oggi l’hanno scelta oltre 7mila clienti, anche grazie a un prezzo particolarmente competitivo.
Due anni di test sul campo
Bit and Coffee nasce dall’idea di alcuni soci, tra cui un bancario e un artigiano informatico con una lunga esperienza nei grandi gestionali. È stata sperimentata gratuitamente da oltre 200 utenti per un periodo di due anni: un gruppo di tester eterogeneo, dal macellaio all’avvocato, dal medico alla piccola azienda metalmeccanica. Che hanno segnalato difetti, funzionalità da migliorare o da aggiungere, consigli di ogni tipo. Il risultato è una piattaforma multiuso con un approccio molto grafico e di rapida comprensione, multi utente ma anche multi valuta e multi lingua. Che permette al professionista di concentrarsi su suo lavoro e risparmiare molto tempo.

Funzionalità snelle e user experience
Per esempio: l’inserimento di un nuovo cliente in anagrafica può avvenire semplicemente digitando la partita IVA e lasciando che la piattaforma colleghi i dati dall’Agenzia delle Entrate (senza rischi di errori operativi). Banale, per una grande azienda. Rivoluzionario, per una micro. O la possibilità di inviare la copia cortesia di una fattura via email inserendo un codice di tracciatura: si saprà così per certo se il documento è stato ricevuto e aperto. In caso di disguidi, come un indirizzo email sbagliato, si interviene subito. Non a fattura scaduta. O, ancora, la possibilità di spostare i dati da una funzionalità all’altra in pochi click: importando un nuovo fornitore direttamente dalla fattura elettronica ricevuta tramite SDI.
L’importanza del colpo d’occhio
Piccolezze, per un software tradizionale, ma fondamentali per semplificare la vita al piccolo imprenditore che fa tutto in casa. Così come la scelta di puntare molto sull’aspetto grafico: icone, semafori, grafici. In home page, ad esempio, un grafico a righe visualizza entrate e spese di ogni mese: una terza linea visualizza anche la differenza tra i due valori, per capire al volo se i conti tornano o meno.

In attesa dell’open banking
Bit and Coffee è già pronta all’open banking. A essere in ritardo con la collaborazione (e non è la prima startup che ce lo segnala) sono piuttosto le banche. BitAndCoffee il collegamento lo ha fatto con la neobank di origine francese Qonto, con anche l’obiettivo di estendere la partnership. Già ora l’integrazione consente di sincronizzare le informazioni (per esempio riconciliando automaticamente i bonifici in entrata con le fatture da incassare) e di disporre pagamenti con un click di fatture o F24.
Il ruolo del commercialista
In ottica open anche la collaborazione con i commercialisti: il piccolo imprenditore può concedere al professionista l’accesso alla piattaforma e ad alcune funzionalità per scambiarsi informazioni e documenti. A breve anche in arrivo anche un’offerta low cost per avvalersi dei servizi dei commercialisti convenzionati con la piattaforma.