L’Italia e il suo ruolo nella bioeconomia

La bioeconomia, ovvero l’insieme delle attività che utilizzano risorse naturali rinnovabili per produrre beni ed energia, con risvolti sulla sostenibilità ambientale, nel 2013 in Italia presentava un potenziale produttivo di 224 miliardi di euro, pari al 7,9% del valore totale della produzione nazionale e con quasi 1,5 milioni di persone occupate.

Italia: al decimo posto tra gli esportatori mondiali

Lo studio, condotto dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo insieme ad Assobiotec, evidenzia come a livello globale le esportazioni di prodotti afferenti la bioeconomia ammontassero nel 2014 a 2.396 miliardi di dollari, ovvero il 12,6% del commercio mondiale: una quota in espansione rispetto al 9,8% del 2007. E l’Italia risulta al decimo posto tra gli esportatori mondiali, con una quota del 3% circa e una buona performance competitiva negli ultimi anni.

La potenzialità della bioindustria italiana

In Italia, inoltre, la bioeconomia presenta prospettive di sviluppo nei prossimi anni, grazie anche alla presenza di un nucleo di soggetti nella filiera a valle della bioindustria. Sulla base delle tecnologie attualmente esistenti, le produzioni chimiche potenzialmente trasformabili in ottica biobased sono, nel Paese, poco meno del 40%.

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