BCC. Crediveneto salvata da Banca Sviluppo

Nuovo salvataggio interno al mondo BCC. Crediveneto è stata acquisita da Banca Sviluppo, con il contributo del Fondo di Garanzia Istituzionale, fondo volontario del sistema cooperativo.

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72 milioni di perdite, 65 da rettifiche

Il Credito Cooperativo Interprovinciale Veneto (Crediveneto), con sede a Montagnana in provincia di Padova, versava in una situazione critica: nell’assemblea originariamente programmata per domenica 8 maggio i soci si sarebbero visti presentare un rosso di 72 milioni, di cui 65 da rettifiche sui crediti, a fronte di un capitale sociale di 120 milioni. Da qui lo stop di Banca d’Italia e l’intervento del sistema cooperativo.

I numeri di Crediveneto

Depositanti e clientela hanno proseguito i loro rapporti già da lunedì 9 maggio con Banca Sviluppo SpA. Crediveneto operava con 27 sportelli nelle province di Padova, Verona, Vicenza e Mantova. A fine 2015 contava 29.648 clienti, con una raccolta diretta di circa 881 milioni di euro e impieghi netti 699 milioni. Le obbligazioni subordinate in possesso alla clientela retail ammontano a un valore di 5 milioni di euro.

E intanto Signa approva la fusione

All’operazione hanno contribuito BCC e Casse Rurali italiane, così come le banche di secondo livello (Gruppo Bancario Iccrea, Cassa Centrale Banca e Raiffeisen Alto Adige). Intanto, l’assemblea straordinaria dei soci della BCC di Signa, ha approvato la fusione per unione con le BCC Impruneta e Mugello per dare vita a una nuova Banca di Credito Cooperativo, dal 1 luglio 2016, con 40mila clienti, 12mila soci, 1,1 miliardi di raccolta, 1 miliardo di impieghi e CET Ratio 1 al 19,50%.