Fase di recupero per la domanda di mutui

CrescitaNel mese di settembre il numero di richieste di mutui presentate dalle famiglie italiane è cresciuto del 14,7% rispetto allo stesso mese del 2013. Secondo il Barometro CRIF sulla domanda di mutui, inoltre, nei primi nove mesi del 2014 la quantità di richieste si è assestata su un incoraggiante +11,8%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Importi più contenuti

Nei primi nove mesi dell’anno l’importo medio dei mutui richiesti si è mantenuto su un valore più contenuto, pari a 124.199 euro, lontano dai 127.685 euro del pari periodo 2013 e ancor di più dai 131.576 euro dei primi nove mesi del 2012. Inoltre, il trend appare in marcata contrazione da quattro anni a questa parte, sia in virtù della consolidata prudenza da parte delle famiglie, che tendono a richiedere il finanziamento minimo indispensabile per rendere il peso delle rate il meno gravoso possibile, sia per via della progressiva riduzione del prezzo degli immobili residenziali.

Non si chiedono più di 150mila euro

Dall’inizio dell’anno fino a settembre sono aumentate le richieste solo per la fascia al di sotto dei 100mila euro: in particolare, quella inferiore ai 75mila è cresciuta dell’1,6% rispetto al 2013 (pari al 28,3% de totale), mentre quella tra i 75mila e i 100mila ha registrato un aumento più contenuto (+0,4%). La fascia di importo preferita dagli italiani si conferma essere quella compresa tra i 100 e i 150mila euro, con il 28,5% delle domande di mutuo, seppur in calo di 0,5 punti percentuale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Mutui trentennali

Parallelamente si consolida il trend relativo alla durata dei mutui richiesti, con la classe compresa tra i 25 e i 30 anni che risulta essere ancora una volta la preferita dagli italiani, con una quota pari al 27,5% del totale, anche in questo caso nel tentativo di trovare una soluzione maggiormente sostenibile rispetto al reddito disponibile.

Tra i 35 e i 44 anni il maggior numero di richiedenti

Relativamente all’età dei richiedenti, infine, la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni si conferma essere quella prevalente, con una quota pari al 34,5% del totale, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni (27,7%).

«Complessivamente gli italiani sembrano essere ancora fortemente condizionati dalla perdurante situazione di incertezza del quadro macro economico, con l’uscita dalla crisi che continua a essere rinviata – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF. D’altro canto, un tasso di disoccupazione costantemente elevato, con quella giovanile che si è assestata su livelli impressionanti, deprime la fiducia delle famiglie e ne limita la propensione ad elevare i consumi o ad investire sull’acquisto dell’abitazione. Un segnale inequivocabile di questa dinamica è rappresentato dal fatto che solamente 4 immobili su 10 siano acquistati con il supporto di un mutuo, preferendo attingere, ove possibile, ai risparmi accumulati o ricorrendo al supporto del nucleo familiare».

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