È cresciuto del 3% il numero di domande di finanziamento da parte delle imprese italiane nel mese di settembre 2013. E se si allunga l’orizzonte e si osserva il trimestre che va da luglio a settembre, il numero di richieste è perfino il più elevato che si sia mai registrato dal 2007 (+16,1%), secondo il Barometro CRIF sulla domanda di finanziamenti da parte delle imprese.
CRESCITA SETTEMBRINA - Difatti, a settembre sono aumentate sia le richieste di finanziamento da parte delle imprese individuali (+2,3%), sia quelle delle società (+3,5%). Ma, in termini aggregati, nei primi 9 mesi dell’anno il numero di richieste presentate dalle imprese individuali ha fatto registrare una flessione del 2,4%, mentre per quanto riguarda le società si è registrato un incremento dello 0,5%.
+18,8% PER L’IMPORTO MEDIO - Crescita a due cifre per l’importo medio richiesto nei primi 9 mesi dell’anno: le imprese individuali hanno fatto registrare un importo medio di 35.877 euro (+14,2%, era di 31.412 nei primi 9 mesi del 2012), mentre per le società si è attestato a 94.052 euro (+24,8%, contro i 75.369 dello stesso periodo 2012). Nell’aggregato, l’importo medio richiesto dalle imprese è cresciuto del 18,8% in 9 mesi, pari a 70.364 euro.
CLASSI DI IMPORTO - La classe di importo prevalente è ancora quella inferiore ai 5mila euro (31,9% del totale) anche se perde lo 0,4%, mentre la classe sopra i 50mila euro è l’unica a registrare una crescita superiore ai 2 punti percentuale, attestandosi al 20,1% del totale.
«L’andamento della domanda di credito rappresenta un indicatore di straordinaria efficacia per valutare lo stato di salute delle imprese e il loro livello di fiducia nei confronti del futuro – spiega Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF. Nello specifico, il trend rilevato nel 3° trimestre dell’anno mette in evidenza come le imprese italiane non abbiano assolutamente smesso di rivolgersi alle Aziende di credito nemmeno in questa difficile fase del ciclo economico. Piuttosto, quella che è cambiata nel corso degli ultimi anni è la finalità dei crediti, richiesti non tanto per finanziare i progetti di investimento quanto, frequentemente, per sostenere l’attività corrente. Per altro, a fronte del progressivo deterioramento dell’economia reale, continuiamo a rilevare un aumento della rischiosità del comparto, fattore che inevitabilmente influenzerà negativamente l’offerta di credito e le condizioni di erogazione».
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