Banco Popolare: aumento di capitale da 1,5 miliardi

Un aumento di capitale di 1,5 miliardi di euro. È quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Popolare che punta a raggiungere subito un Common Equity Tier 1 Ratio superiore ai livelli indicati dall’Organo di Vigilanza, avvicinandosi al 10%.

RIMBORSO PER CASSA DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO - Per procedere con l’aumento di capitale, inoltre, il CdA ha deliberato di procedere all’integrale rimborso del prestito obbligazionario convertibile denominato “Banco Popolare 2010/2014 4,75% convertibile con facoltà di rimborso di azioni” mediante pagamento in denaro. Alla data di scadenza naturale del prestito (24 marzo 2014) ogni obbligazione convertibile sarà quindi rimborsata versando un importo pari al valore nominale (6,15 euro ciascuna), per un ammontare complessivo massimo di 996 milioni.

MEDIOBANCA E UBS GARANTI - La sottoscrizione è già integralmente garantita da Mediobanca e UBS Investment Bank, che agiscono in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e che hanno sottoscritto un pre-underwriting agreement ai sensi del quale si sono impegnate a sostenere la sottoscrizione dell'aumento di capitale per la parte eventualmente rimasta inoptata al termine dell’offerta.

BENEFICI DALLE INCORPORAZIONI - Inoltre, Banco Popolare può contare sui benefici relativa alla incorporazione del Credito Bergamasco e di banca italease, mentre non rientrano quelli legati alla prevista validazione dei nuovi modelli interni di misurazione dei rischi e all’applicazione dello “SME Supporting Factor”. «L'ampio margine rispetto al livello minimo dell’8% rappresenta un buffer di capitale che consentirà al Gruppo di affrontare con maggiore serenità anche l’esercizio di Comprehensive Assessment ovvero l’Asset Quality Review ed il successivo stress test al quale tutte le banche destinate ad essere vigilate direttamente dalla BCE saranno sottoposte nel corso del corrente anno», come si legge nella nota stampa.

NUOVO PIANO INDUSTRIALE E RIDUZIONE DELL’ORGANICO - Infine, il CdA ha anche annunciato l’approvazione del piano industriale 2014-2016/2018, che si terrà il 27 febbraio, mentre è stato già siglato l’accordo per una ulteriore riduzione dell’organico (470 unità) mediante l’utilizzo del Fondo di Solidarietà del settore.  

 

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