I governatori delle banche centrali per l’educazione economico-finanziaria dei più giovani. È questo l’obiettivo della nuova piattaforma digitale dedicata all’alfabetizzazione dei cittadini europei, presentata in anteprima da Andrea Ceccherini, Presidente dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori, a conclusione della seconda giornata di “Young Factor 2025".
L’evento ha rappresentato un’occasione di dialogo tra giovani, economia e finanza, che ha messo a confronto 360 studenti di 6 paesi dell’Unione con altrettanti banchieri centrali e con il Vicepresidente della Banca Centrale Europea.
Il Memorandum of Understanding
Nel dettaglio, sulla piattaforma di educazione finanziaria saranno presenti video pillole di 3 minuti su 50 parole chiave legati alla economic literacy, registrati proprio dai governatori delle banche centrali che hanno firmato il relativo MoU all’evento: Mário Centeno, Klaas Knot, Joachim Nagel, Fabio Panetta, François Villeroy de Galhau, rispettivamente della Banca Centrale del Portogallo, dei Paesi Bassi, della Bundesbank, della Banca d’Italia e della Banca di Francia.
Il progetto vedrà una prima fase di test, gratuito, all’interno delle scuole che vorranno aderirvi a livello sperimentale in Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi e Italia, per poi coprire entro 5 anni tutti i Paesi dell’Unione.
«Oggi siamo qui insieme – ha esordito Andrea Ceccherini all’evento, rivolto agli studenti – per presentare il primo progetto di statura comunitaria che scommette sullo sviluppo del pensiero critico e sull’educazione economico-finanziaria per favorire il vostro senso di appartenenza e il vostro livello di partecipazione all’Unione Europea. Lo abbiamo battezzato “Young Factor Europe”. Puntiamo così, con Young Factor Europe, nel corso di un quinquennio scolastico, a offrire agli studenti un vocabolario fatto da 50 parole chiave dell’economia e della finanza, che consenta loro l’accesso a quella che oggi consideriamo essere la lingua più parlata al Mondo: l’economia. Una lingua che vorremmo divenisse un lessico sempre più famigliare per voi giovani europei».