Credito alle famiglie

ViVinow. Il prestito digitale di ViViBanca

prestito digitale ViViBanca

Giuseppe Barbarossa, Responsabile Rete Consumer di ViViBanca

Mantenere salda la quota di mercato conquistata nella cessione del quinto, continuare a crescere nei prestiti personali, andando a stipulare nuovi accordi di distribuzione, e sviluppare ulteriormente la rete fisica sul territorio.

«Nonostante per la CQS sia un momento complicato, viste anche le performance negative registrate da aprile 2023 da parte del mercato, siamo riusciti a erogare 330 milioni di euro di volumi alla fine del 2023, con una crescita dell’11,1% sull’anno precedente e continuando a competere in un mercato molto piccolo e affollato – racconta Giuseppe Barbarossa, Responsabile Rete Consumer di ViViBanca.

Ma siamo entrati anche in un’altra tipologia di finanziamento del credito al consumo, dove c’è più spazio per l’ingresso di nuovi player, ovvero quello dei prestiti personali. A questo proposito, nel 2023 abbiamo erogato oltre 30 milioni di euro attraverso accordi di distribuzione con partner terzi e produzione generata attraverso il prodotto ViVinow, nuovo prestito personale erogato da ViViBanca e distribuito anche da altre banche».

Gli accordi di distribuzione

ViVinow è l’ultimo nato in casa ViViBanca: si tratta di un prestito personale digitale, dedicato a chi ha bisogno di liquidità temporanea per fare fronte a spese impreviste o per chi vuole soddisfare un bisogno pianificato da tempo.

«L’obiettivo è quello di andare a ritagliarci una piccola fetta in un mercato di oltre 26 miliardi e colmare il gap con altri player specializzati nel mercato del credito al consumo – afferma Barbarossa.

Per farlo abbiamo scelto di stringere accordi di distribuzione con le banche, tra le più recenti CR Volterra: mese dopo mese, stanno aumentando i volumi veicolati dagli istituti partner tanto da raggiungere un peso importante dei nostri flussi totali».

Aumentare la qualità del credito, con l’innovazione

Tra gli obiettivi della banca, c’è quindi la volontà di stringere nuovi accordi nel corso dell’anno e, soprattutto, continuare a investire nell’innovazione dei processi del credito.

«In particolare – precisa Barbarossa – per aumentare la qualità del credito, integrando le informazioni che provengono dai SIC per innovare i sistemi di scoring».

La tecnologia accorcia le distanze...

L’investimento hi-tech è uno dei mantra di ViViBanca, che si è da subito dotata di un team multidisciplinare votato all’innovazione sotto il cappello del progetto ViVilab.

«Oggi quasi il 60% dei contratti a distanza viene firmato con OTP e FEA, accorciando le distanze con il cliente, riducendo i costi e riuscendo a raggiungere svariati segmenti di clientela: tutto questo – commenta Barbarossa –, si traduce in un innalzamento della qualità del servizio offerto e in tempi di erogazione dimezzati».

… ma la presenza territoriale è imprescindibile

Tecnologie che vengono sfruttate anche dalla rete commerciale di ViViBanca, che nei primi tre mesi dell’anno ha registrato una crescita a doppia cifra per quanto riguarda i volumi erogati (+10%).

Al momento, la rete conta circa 100 agenti in attività finanziaria, 400 collaboratori, oltre 100 uffici sul territorio nazionale e l’obiettivo è crescere ancora.

«La tecnologia ci permette di ottenere maggiore visibilità e di essere più vicini ai clienti, ma la sinergia tra fisico e digitale è imprescindibile – osserva Barbarossa – soprattutto per alcuni prodotti, come la cessione del quinto: il 50% dei clienti è pensionato e non ha dimestichezza con firma elettronica e video identificazione, di conseguenza ci chiede di potere firmare il contratto in presenza.

Ecco perché la rete di vendita e gli agenti del territorio sono un tassello fondamentale, anche per presidiare aree geografiche meno servite dove stiamo procedendo con un recruiting accurato».

La CQS: un prodotto in continua evoluzione

L’evoluzione del prodotto, l’introduzione di nuovi canali di acquisizione di una regolamentazione che tutela maggiormente il consumatore ha cambiato il cliente tipo, tanto da non potere più parlare di identikit del cliente della CQS, secondo Giuseppe Barbarossa.

«Nuovi canali di onboarding e normativa hanno in particolare permesso a una nuova clientela di avvicinarsi a un prodotto che fino a poco tempo fa non veniva considerato come soluzione di finanziamento.

Oggi questo paradigma è cambiato completamente: la facilità di ricercare il prestito direttamente da smartphone, insieme alla trasparenza del prodotto, ha permesso a segmenti che non si sarebbero mai avvicinati a questa forma di prestito di sfruttare la cessione del quinto per finanziare i propri bisogni o quelli di un familiare, nel caso dei pensionati».

L’innovazione nel credito, anche per le PMI

La tecnologia impiegata nel credito al consumo (CQS, anticipo TFS e prestiti personali) sarà costantemente perfezionata, ma ViViBanca sta investendo anche nella digitalizzazione del credito alle imprese.

Dopo la fusione con Banca Popolare del Mediterraneo, infatti, gli sforzi sono sulla digitalizzazione dei processi cartacei ereditati, per diversificare la propria offerta sul mercato con prodotti dedicati alle PMI (finanziamenti chirografari, factoring, anticipo fatture).

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di aprile 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop