Diversificare il business per raddoppiare i volumi di credito erogato rispetto al 2023.
Un importante traguardo per una banca alquanto giovane, nata nel 2017, che negli anni si è trasformata in un player multiprodotto. Anche grazie alle acquisizioni sul mercato bancario.
«ViViBanca è cresciuta molto negli ultimi anni, andando a posizionarsi tra le principali Specialty Finance Bank in Italia – racconta Giovanni Maione, Chief Business Officer di ViViBanca.
Circa un anno fa veniva lanciato il primo prestito personale ViViNow per le famiglie e, dal primo trimestre del 2024, anche a seguito della fusione per incorporazione di Banca Popolare del Mediterraneo, è stato avviato tutto il business rivolto alle piccole e medie imprese.
Questo processo di diversificazione, in linea con il Piano Industriale triennale 2024-2026, ci porterà a raddoppiare i volumi di erogato rispetto all’anno scorso, ottenendo un traguardo importante per la nostra giovane Banca».
Ritagliarsi una nicchia di mercato dove fare la differenza
Il prestito personale ha quindi rappresentato il primo tassello di un puzzle che va a formare un disegno più ampio, ovvero la possibilità di arricchire l’offerta con altri e nuovi prodotti capaci di rendere la banca sempre più profittevole.
E qui si inserisce ovviamente l’acquisizione di BPMed, che ha permesso di arricchire rapidamente l’offerta di prodotti dedicati alle PMI.
«L’obiettivo è quello di ritagliarci una nicchia di mercato in cui poter differenziarci, sia per la tipologia di prodotto offerta sia per i servizi connessi – sottolinea Maione.
Vogliamo offrire un ecosistema completo, anche attraverso collaborazioni con partner qualificati, in cui i servizi a valore aggiunto per l’impresa diventeranno la nostra arma per differenziarci dai competitor».
Finanziamenti e plafond da 50 milioni per Transizione 5.0
ViViBanca ha già lanciato sul mercato un nuovo prodotto specifico, dedicato a professionisti, partite Iva e ditte individuali: un finanziamento di importo ridotto, con garanzia fino all’80% rilasciato dal Fondo di Garanzia per le PMI.
«Inoltre – aggiunge Maione –, vogliamo sostenere il Nuovo Piano Transizione 5.0, destinando un plafond di 50 milioni a tutte le realtà imprenditoriali sensibili agli obiettivi di riduzione dei consumi energetici».
Un ecosistema integrato per servire le PMI
Oltre ai prodotti di credito per le imprese, ViViBanca ha anche realizzato una piattaforma business, accessibile anche da mobile, dove le aziende possono gestire in autonomia l’onboarding e il caricamento dei documenti necessari per le valutazioni e le delibere dei finanziamenti.
La gestione delle pratiche risulta così semplificata anche per il personale bancario e fornisce, grazie a sistemi informativi integrati, elementi utili a eventuali proposte commerciali.
«La piattaforma ViViFinance è l’ultima nata in casa ViViLab e permette di gestire i documenti anche da smartphone, visto che la maggior parte degli imprenditori conserva già i documenti aziendali nel cloud, oppure li scansiona direttamente con una foto dal cellulare.
Per noi, ovviamente, semplifica la gestione di credit analysis, in quanto attraverso il workflow i documenti sono immediatamente a disposizione del team competente – illustra Maione –, e avvantaggia anche le attività commerciali, perché l’integrazione con il CRM ci consente di gestire i follow-up che il nostro Relationship Manager fissa con il cliente.
Si tratta di un ecosistema totalmente integrato, che deve servire una clientela che non cerca unicamente il finanziamento: ha bisogno di aprire un conto corrente business o di richiedere servizi accessori come la carta di credito e il remote banking, senza dimenticare la necessità di prodotti retail, come il prestito personale, il conto deposito e la cessione del quinto».
Il presidio del territorio e il ruolo della tecnologia
Il lancio della piattaforma è stato facilitato dalla esperienza maturata sul canale retail, dove la relazione a distanza è ormai una consuetudine, insieme alla dematerializzazione del flusso documentale.
«Questo non prescinde dal fatto che il presidio sul territorio e la relazione umana siano la base per instaurare un rapporto di fiducia, soprattutto con un segmento complesso come quello delle PMI – evidenzia Maione.
Per essere sempre più competitivi sul mercato bisogna anticipare le innovazioni nel settore e, attraverso il progetto ViViLab, investiamo in tecnologia, ma questa resta un facilitatore a supporto del legame tra cliente e consulente».
L’intelligenza artificiale per ridurre i rischi
Tra le frontiere di innovazione, ViViBanca guarda anche all’intelligenza artificiale, investendo nell’uso dell’AI su tre ambiti: migliore esperienza clienti grazie a offerte personalizzate basate sui dati in possesso della banca; ottimizzazione dei processi del credito; e, soprattutto, prevenzione delle frodi.
«La riduzione dei rischi grazie all’utilizzo dell’AI rappresenta una svolta, in quanto ci consente di gestire in maniera efficiente le informazioni al nostro interno, restituendo una valutazione oggettiva e, di conseguenza, un miglioramento significativo nella gestione operativa del prodotto – conclude Maione.
Le opportunità generate dall’AI sono significative nel nostro settore e noi ci crediamo particolarmente».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.