Oltre il miliardo di crediti alla clientela retail entro il 2027, grazie agli accordi distributivi, alla differenziazione dell’offerta e alla tecnologia. È il traguardo prefissato dal Piano Industriale triennale di ViViBanca, che ha inaugurato l’anno siglando l’accordo commerciale con Deutsche Bank Easy per la cessione del quinto.
«Il Piano Industriale “ViViBanca: Focused and sustainable growth” si fonda su quattro pilastri: crescita degli impieghi, digitalizzazione, diversificazione e consolidamento del funding e del capitale – racconta Giovanni Maione, Responsabile Direzione Business di ViViBanca.
Il segmento consumer è una delle milestone di questo Piano, che prevede il rafforzamento e il consolidamento della quota di mercato di CQSP sia mediante la rivitalizzazione della rete ViViBanca Network, sia attraverso il rafforzamento del business sulla rete diretta (ViViContact, filiali e Hub ViViConsumer). L’obiettivo è superare 1,3 miliardi di euro in crediti alla clientela a fine piano: un target importante, che evidenzia la volontà della Banca di crescere e consolidare il proprio posizionamento nel mercato».
L’accordo per la cessione del quinto con DBEasy
Primo passo evidente in questa direzione è l’ampliamento della partnership tra la specialty bank e DBEasy, per la distribuzione della cessione del quinto nelle 176 agenzie sul territorio.
«L’accordo nasce da due necessità principali: per la banca del gruppo tedesco trovare un partner nel comparto della cessione del quinto e per ViViBanca consolidare il network commerciale, che oggi conta su più di 800 sportelli e agenzie in Italia – precisa Stefano Bacherini, Responsabile Banche e Grandi Accordi di ViViBanca. Abbiamo scelto di iniziare dalla CQSP in quanto si tratta del prodotto più veloce per avviare una collaborazione e a maggior impatto economico, ma anche per completare la loro gamma prodotti, già specializzata nel mondo del credito al consumo. Presto saranno aggiunti anche altri prodotti di finanziamento nell’accordo distributivo, come ad esempio l’Anticipo del TFS».
Dai prestiti all’interesse per il BNPL
Nel complesso lo scorso anno la Banca ha erogato prestiti alle famiglie per 234 milioni di euro. E per il 2025 ha naturalmente l’intento di consolidare il suo posizionamento nel credito alla clientela retail. Per questo, guarda con interesse anche al mondo del credito instant e dilazionato, così da intercettare nuovi segmenti di clientela e continuare a differenziare l’offerta.
«L’instant lending è un trend che stiamo monitorando da tempo e su cui focalizziamo la nostra attenzione – evidenzia Maione. I numeri generati dal BNPL negli ultimi anni sono impressionanti ed è un’opportunità mancata per i principali player di mercato. Lo scorso anno si è mosso qualcosa da parte di alcuni istituti specializzati nel mercato del credito al consumo. Ma crediamo che il Buy Now Pay Later, soprattutto grazie agli strumenti e alla tecnologia esistente, possa diventare uno strumento fondamentale per avvicinare i più giovani al mondo del credito, oltre a essere ovviamente un prodotto “cross” all’attuale offerta».
L’evoluzione del conto deposito online
Intanto, l’offerta digitale della banca è in costante evoluzione, tanto che è già stato presentato sotto una nuova veste il conto deposito online. «Lo scorso anno il conto deposito ha raccolto oltre 700 milioni di euro e ora ci aspettiamo di crescere ulteriormente con il nuovo ViViconto: la trasformazione in un conto corrente operativo – chiarisce Maione –, totalmente gratuito e con una remunerazione in linea coi migliori player del mercato, darà ulteriore spinta alla raccolta sul canale web».
Arriva il Voice-Bot
A Piano è presente anche l’avanzamento tecnologico, da sempre nel DNA della Banca e affinato grazie alla portata di innovazione di ViViLab. «Di recente – precisa Maione – è stato rilasciato l’update di ViV-IA, il nostro chatbot conversazionale dotato di intelligenza artificiale che, da aprile, si è evoluto in Voice-Bot. Si tratta di un grande passo avanti nella gestione del nominativo, in quanto automatizza e velocizza l’onboarding e la raccolta documentale via voce. E permette ovviamente di scalare su numeri importanti, ingestibili da parte di una singola persona».
Restare una Specialty Bank, diversificando i prodotti
La strategia di crescita non tradisce la scelta di rimanere una specialty bank, pur diversificando l’offerta ma sempre con prodotti collegati al business originale (come i prestiti, che hanno fatto il loro ingresso nel 2023), oppure andando a intercettare segmenti ad alta profittabilità serviti poco dalla concorrenza.
«È il caso del lancio del prestito per i piccoli operatori economici – specifica Maione –, con onboarding digitale, che permette di ritagliarci una quota di mercato importante. È chiaro e nitido, quindi, il percorso intrapreso da ViViBanca dopo l’acquisizione di BPMed, ed è anche confermato dal Piano Industriale: da banca mono-line che eravamo fino a qualche anno fa, abbiamo avviato un percorso che ci ha portato in poco tempo a diversificare in maniera controllata la gamma prodotti».
I prestiti a famiglie e imprese
Lo scorso anno ViViBanca ha rafforzato il core business andando ad aumentare gli impieghi: i flussi retail hanno raggiunto i 234 milioni, ai quali si sommano i volumi del nuovo segmento PMI pari a 316 milioni di euro, per un totale di 550 milioni.
«Questi risultati rappresentano un punto di partenza importante, perché nel 2025 vogliamo affiancare al consolidato posizionamento sui prodotti di credito alle famiglie il canale diretto e, soprattutto, il nuovo segmento di mercato rivolto alle Piccole e Medie Imprese, sia sviluppando la rete diretta sia rivitalizzando la rete ViViBanca Network, oltre che attraverso nuovi accordi con i partner bancari», afferma Maione.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di aprile 2025 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.