Sono state 150.418 le Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS), ricevute dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) nel corso del 2023.
L’’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha pubblicato il “Rapporto Annuale 2023” dal quale si evince un leggero calo delle Segnalazioni di Operazioni Sospette, anche se, come afferma la stessa UIF, “si tratta, comunque, di una mole di informazioni molto rilevante”.
Nel 2023 il 3% in meno di SOS
Rispetto al 2022 si registra un calo del 3,2% e, in particolare, nel 2023 si è ridotto il flusso delle segnalazioni proveniente dagli intermediari bancari e finanziari mentre è aumentato quello dei soggetti obbligati non finanziari, in primis i prestatori dei servizi di gioco e i notai.
Il podio: illeciti fiscali, corruzione, criminalità organizzata
Dall’analisi delle segnalazioni vengono confermate le tradizionali aree di rischio, ovvero gli illeciti fiscali, la corruzione e la criminalità organizzata.
Peraltro, queste aree presentano vaste interconnessioni tra loro e registrano l’adozione di tecnologie all’avanguardia per ostacolare al meglio la tracciabilità dei flussi finanziari.
Circa un quinto del totale delle segnalazioni riguarda i fenomeni fiscali dove le frodi sulle fatturazioni primeggiamo mentre sono in contrazione, per effetto del mutato quadro normativo, le segnalazioni derivanti dalla cessione dei crediti d’imposta ai sensi del decreto Rilancio.
Frodi fiscali e Cina
Dal rapporto UIF viene evidenziato come nelle situazioni di frodi fiscali contraddistinte dal trasferimento dei relativi proventi all’estero, in particolare verso la Cina, è stata riscontrata una diffusa presenza di IBAN virtuali che rendono difficile, se non impossibile, la tracciabilità dei flussi finanziari.
PNRR
Particolarmente attenzionato, e non poteva essere altrimenti, il PNRR ambito nel quale l’UIF ha continuato a partecipare alla “Rete dei referenti antifrode”, contribuendo all’elaborazione delle linee guida in materia di titolarità effettiva e comunicazioni di operazioni sospette pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato.
Tra l’altro il documento individua specifici “profili comportamentali a rischio” che gli uffici pubblici devono tenere in considerazione nel corso degli approfondimenti sui beneficiari delle misure previste dal PNRR.
Il prossimo futuro
Nel concludere la presentazione del rapporto, Enzo Serata, direttore dell’UIF, ha ribadito che l’istituzione da lui diretta “è pronta a dare un contributo attivo all’evoluzione del sistema antiriciclaggio nazionale come di quello europeo per orientarli a migliori risultati sul piano della lotta all’illegalità”.
Per maggiori approfondimenti:
https://uif.bancaditalia.it/pubblicazioni/interventi/documenti/Relazione-Direttore-UIF-sul-2023.pdf