Rosso, giallo e green: i colori dei rischi e della ripresa sostenibile per l’export italiano nel 2021. Presentato il consueto rapporto SACE che in questa particolare edizione evidenzia l’importanza della resilienza, dell’innovazione e della sostenibilità come fattori per rilanciare il sistema Italia.
È una Mappa dei rischi, quindi i rischi per l’export italiano ci sono. Anzi, sono in aumento, sia quelli connessi al credito, cioè che la controparte estera non onori i debiti, sia quelli relativi alla sfera politica soprattutto individuabili nelle tensioni sociali venutesi a creare dall’inizio della pandemia di Covid-19.
Rischi e opportunità
Oltre ai rischi, però, ci sono anche tante opportunità e SACE ci tiene a sottolineare che “seppure in un contesto ancora di grande incertezza, il 2021 si presenta come l’anno della ripresa” e quindi è possibile “guardare al futuro con cauto ottimismo”.
Il peggio, dunque, sembrerebbe essere passato e l’anno in corso deve essere considerato come l’anno della transizione verso l’uscita dalla crisi pandemica con conseguente recupero dell’economia mondiale, dopo la grave recessione avvenuta nel 2020.
Fattori “V”
Il 2021 sarà fortemente caratterizzato dai cosiddetti fattori “V”: Virus, Varianti e Vaccini e non potrà prescindere da questi tre elementi, in particolare dall’evolversi della campagna vaccinale, per delineare un quadro di generale ripresa dell’economia e degli scambi internazionali.
I mercati internazionali
Tutte le geografie del mondo, seppure in maniera differente, saranno interessate dalla ripresa economica che resterà debole nel primo trimestre dell’anno per poi crescere, con tutte le incognite del caso, grazie anche all’avanzamento dei piani di vaccinazione.
Per le imprese italiane le opportunità di crescita sui mercati esteri sono individuate da SACE “anche nelle aree più instabili, ripartendo in particolare da quei Paesi che risultano più solidi (ad esempio, gli Emirati Arabi Uniti all’interno dell’area MENA o il Perù in quella latino-americana), o più resilienti (come il Vietnam, in Asia)”.
Dalla Mappa emerge una stima peggiorativa per India e America Latina, restano sostanzialmente stabili Cina e USA mentre Australia, Giappone, Senegal, e Germania sono visti come paesi in fase di riavvio.
Sostenibilità
Altro elemento per certi aspetti innovativo che traspare nella Mappa è quello legato alla sostenibilità con l’introduzione nel report di tre indicatori inerenti al cambiamento climatico, al benessere sociale ed alla transizione energetica.
Per questo la Mappa dei rischi 2021 è stata redatta da SACE in collaborazione con la Fondazione Enel ed è stato sviluppato un nuovo indicatore di rischio riguardante il climate change e alcuni score sintetici che definiscono lo scenario di benessere nazionale e il contesto della transizione energetica. In estrema sintesi, deve essere sempre tenuto a mente che senza sostenibilità non può esserci crescita.
La Mappa può essere scaricata dal seguente link: https://www.sacesimest.it/studi/dettaglio/mappa-dei-rischi-2021