La Banca d’Italia pubblica i dati relativi all’intero 2020 nel consueto report “Le rimesse verso l’estero degli immigrati in Italia” ed è confermato che la pandemia di Covid-19 non ha ridimensionato il flusso inviato dall’Italia.
Al contrario, lo scorso anno le rimesse spedite dalla penisola hanno oltrepassato i 6,7 miliardi di euro, circa 750 milioni in più di quanto inviato nel 2019. Continua quindi il trend positivo avviato nel 2016, anno in cui venne interrotta la discesa del flusso che si protraeva dal 2012.
Con l’ultimo report pubblicato, è possibile avere un quadro completo sull’andamento registrato nel corso dello scorso anno, dal quale si evince che nella seconda parte dell’anno le rimesse hanno avuto un incremento di quasi un miliardo di euro rispetto al primo semestre.
Anche nel 2020 tra i primi otto paesi nella graduatoria per flusso di denaro ricevuto, cinque sono asiatici e due africani.
Per il terzo anno consecutivo il Bangladesh si conferma il primo paese di destinazione con oltre 707 milioni di euro ricevuti, quasi 150 milioni in meno rispetto al 2019 (856 milioni di euro).
La Romania, secondo paese di destinazione con 604 milioni di euro, perde 9 milioni rispetto al 2019 (613 milioni di euro).
Filippine con 449 milioni di milioni di euro ricevuti, Pakistan con quasi 437, India con 382 e Sri Lanka con 350, oltre al citato Bangladesh, occupano i primi posti della graduatoria dei paesi asiatici destinatari di rimesse dall’Italia.
Marocco e Senegal, rispettivamente con 429 e con 412 milioni incamerati, ricoprono la quinta e sesta posizione.
Dal report della Banca d’Italia emerge che i paesi del mondo interessati dalle rimesse tricolori sono stati ben 222, tra questi anche le Isole Pitcairn nell’oceano Pacifico meridionale e la Repubblica insulare di nel Pacifico centrale.