Nel 2023 le rimesse di denaro inviate dai lavoratori stranieri presenti in Italia hanno sfiorato gli 8,2 miliardi di euro, cifra leggermente inferiore rispetto al 2022.
Nel primo trimestre del 2024 le rimesse di denaro che i lavoratori stranieri presenti nel territorio italiano hanno inviato ai loro familiari rimasti nel paese di origine, hanno sfiorato i 2 miliardi di euro.
Per l’esattezza, secondo i dati resi pubblici in questi giorni dalla Banca d’Italia, nei primi tre mesi del corrente anno l’importo delle rimesse fuoriuscite dall’Italia mediante l’utilizzo dei canali formali, ovvero banche, poste e, soprattutto, money transfer, è stato pari a € 1.954.580.000.
Come nel 2023
Questa cifra è in linea con quanto annotato nel primo trimestre del 2023: allora il flusso fu superiore rispetto a quello del 2024 di circa 117.000 euro.
Il podio: Bangladesh, Pakistan e Filippine
Come nel 2023, anche nei primi tre mesi del 2024 i paesi ricettori delle rimesse tricolori a salire sul podio sono stati il Bangladesh con oltre 291 milioni di euro ricevuti, circa 11 milioni di euro in più rispetto al 2023; il Pakistan con quasi 152,5 milioni di euro che registra una contrazione di circa 10 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; le Filippine con poco più di 143 milioni di euro, circa 6 milioni in meno del 2023.
Poi Marocco e Georgia
A seguire Marocco con quasi 139 milioni di euro introitati, 3,5 milioni in più rispetto al primo trimestre del 2023 e la Georgia con 119,2 milioni che evidenziano un incremento importante rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quantificato in 14 milioni di euro.
Chi entra e chi esce dalla top ten
Analizzando la graduatoria dei primi dieci paesi ricettori delle rimesse dall’Italia nel periodo gennaio-marzo 2024 rispetto a quella dell’anno precedente emerge l’entrata tra i top ten della Nigeria che è stata interessata da un flusso di rimesse paria a 70,2 milioni di euro, quasi lo stesso importo del 2023, e la retrocessione all’undicesimo posto del Senegal che ha ricevuto nel periodo, in osservazione quasi 65 milioni di euro contro gli 82,4 del 2023.
La previsione per l’anno
La stima per il 2024 prevede il superamento degli 8 miliardi di euro e un miglioramento rispetto a quanto raggiunto lo scorso anno (8,2 miliardi), le premesse ci sono.