Rimesse: 8,2 miliardi di euro nel 2022

Rimesse denaro emigrati 2022

Covid-19 prima e guerra dopo non hanno fermato l’invio delle rimesse di denaro dei migranti. Nel 2022 sono ancora in crescita le rimesse dall’Italia.

Le rimesse di denaro inviate dai migranti presenti in Italia nel 2022 hanno superato la quota di 8,2 miliardi di euro, cinquecento milioni in più rispetto al 2021.

In crescita dal 2016

Prosegue, quindi, il costante incremento del flusso delle rimesse italiane che, dal 2016 al 2022, ha registrato una crescita di circa 3 miliardi di euro.

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Classifica identica nelle prime tre posizioni a quella del 2021

Il primo paese destinatario dei risparmi dei migranti anche nel 2022 è stato il Bangladesh, che ha ricevuto quasi 1,2 miliardi di euro, nel 2021 ne incamerò 873 milioni.

Al secondo posto si conferma il Pakistan, che ha catalizzato circa 700 milioni di euro (nel 2021 furono 597 milioni), mentre la terza posizione è coperta dalle Filippine con poco più di 623 milioni di euro ricevuti (nel 2021 furono 591 milioni).

Cresce il Marocco e diminuisce la Romania (e gli altri paesi ad essa limitrofi)

Scorrendo la classifica troviamo al quarto posto il Marocco con oltre 566 milioni di euro (18 milioni in più rispetto al 2021) e al quinto posto la Romania che ha sfiorato i 499 milioni di euro.

Da notare che quest’ultimo paese anche nel 2022 vede ridursi il flusso di denaro ricevuto: nel 2021 la Romania, infatti, era stata interessata da 563,5 milioni di euro e, ancora prima, nel 2020, da oltre 604 milioni di euro.

Evidentemente la ripresa della mobilità tra le persone ha incentivato il ritorno all’invio delle rimesse per il tramite dei canali non ufficiali. La riprova di tale tesi è data anche dall’analisi dei flussi verso gli altri paesi più prossimi all’Italia (e quindi più facilmente raggiungibili), come ad esempio la Bulgaria, che passa dai 29,5 milioni di euro del 2021 ai 26 del 2022, e la Moldova che passa dai 143 milioni di euro ricevuti nel 2021 ai 139 del 2022.

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Le rimesse verso l’Ucraina e la Russia

L’analisi del flusso di denaro verso i paesi coinvolti nel conflitto evidenzia per entrambi una riduzione della quantità ricevuta nel 2022.

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Lo scorso anno l’Ucraina è stata interessata da 239 milioni di euro contro i quasi 280 milioni del 2021, mentre la Russia ha ricevuto quasi 17 milioni di euro, riducendo drasticamente il flusso rispetto al 2021 quando introitò circa 62 milioni.

Da notare che l’andamento negativo del flusso russo ha seguito l’escalation della guerra e la conseguente applicazione delle sanzioni inflitte al paese, infatti dopo un primo trimestre in linea con gli anni precedenti, l’invio di denaro in Russia è andato scemando.

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Rimesse formali le sole tracciabili

Si rammenta che quanto riportato nel presente articolo ha come fonte la Banca d’Italia, pertanto “i dati sulle rimesse dei lavoratori immigrati in Italia riportano i trasferimenti di denaro all'estero regolati tramite istituti di pagamento o altri intermediari autorizzati senza transitare su conti di pagamento intestati all'ordinante o al beneficiario (regolamento in denaro contante)”.

Sono escluse, di conseguenza, le rimesse eseguite per il tramite dei canali informali, il cui valore è praticamente impossibile da calcolare.

 

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