Torniamo a parlare degli effetti (che sembra non esserci stati) della pandemia di Covid-19 sul flusso delle rimesse di denaro inviate dai migranti ai loro famigliari rimasti nel paese di origine.
Abbiamo già monitorato il flusso fuoriuscito dall’Italia da gennaio a settembre 2020, ossia fino agli ultimi dati diramati dalla Banca d’Italia, arrivando alla conclusione che in questo lasso temporale le rimesse sono aumentate del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 4,4 miliardi di euro a 5,3 miliardi (€ 5.282.000.000).
La pandemia di Covid-19 sembra non aver inciso negativamente sul flusso ufficiale delle rimesse inviate dall’Italia e anche in altri paesi sembra esattamente la stessa cosa.
Altra conferma, ricorderete, ci giunge dall’Ecuador, paese che abbiamo recentemente trattato in un articolo nel quale, commentando i dati del Banco Central del Ecuador, abbiamo rilevato che nei primi nove mesi del 2020 le rimesse ricevute sono state praticamente uguali a quelle ricevute nei primi nove mesi del 2019 (esattamente 2.351,63 milioni di dollari nel periodo gennaio/settembre 2020 contro 2.391,39 del 2019).
Colombia: la musica non cambia
Anche in Colombia la musica non cambia infatti, a giudicare dai dati resi pubblici dal Banco de la Repùblica, la banca centrale colombiana, le rimesse dell’intero 2020 sono leggermente aumentate rispetto al 2019 passando da 6.733,1 milioni di dollari a 6.853,3 milioni di dollari (nel 2018 il flusso ricevuto fu di 6.321,3 milioni di dollari.

Osservando l’andamento trimestrale del 2020, si nota che il secondo semestre è stato interessato da una flessione del volume delle rimesse ricevute e ciò ha fatto temere che la pandemia di Covid-19 iniziasse a frenare le rimesse.

Tuttavia, come accaduto per altri paesi, tale osservazione non si è rivelata esatta e le rimesse ufficiali si sono stabilizzate secondo le aspettative ante pandemia.
Ci preme ricordare che le nostre analisi riguardano le rimesse ufficiali, ossia quelle tracciate dalle banche centrali e, con molta probabilità, la pandemia di Covid-19, limitando gli spostamenti delle persone, ha fatto entrare nei circuiti ufficiali buona parte delle rimesse che giungevano nei paesi di destinazione tramite canali non ufficiali, quali amici, parenti e altri vettori che, rientrando nel paese di origine portavano con sé denaro contante.
Tornando alla Colombia gli USA anche per il 2020 sono stati il primo paese per invio di rimesse con oltre 3.500 milioni di dollari, oltre la metà del totale introitato nel paese. A seguire Spagna, Cile, Regno Unito e Venezuela.

Dall’Italia, secondo i dati di Banca d’Italia, nei primi nove mesi del 2020 sono state inviate in Colombia rimesse per oltre 57 milioni di euro, importo questo pressoché invariato rispetto allo stesso periodo del 2019 quando il flusso complessivo verso la Colombia superò i 79 milioni di euro.
