Educazione finanziaria: previdenza e finanza spiegata ai giovani

Tutti per uno e uno per tutti, uniti noi resistiamo divisi noi cadiamo! Questo lo slogan che Alexandre Dumas aveva coniato per i suoi Tre Moschettieri, una frase solo apparentemente semplice, sicuramente d’effetto, e sempre attuale.

Anche per questo Stefano Bussi ha pensato bene di utilizzarla per iniziare a parlare della mutualità ai ragazzi, aggiungendo poi che la mutualità è un po’ così: l’unione fa la forza!

Ma andiamo per ordine! Bussi, che fa un mestiere diverso da Dumas in quanto lavora al Fondo Pensione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali ed è fra i soci fondatori dell’Associazione Italiana per la Cultura Previdenziale (AICP), ha recentemente scritto un simpatico ed intelligente libro per spiegare la previdenza e la finanza ai giovani.

Il volume, edito da Ecra, s’intitola Previdenza e finanza, non è roba da vecchi (ISBN 978-88-6558-264-0) e tutto sommato la sua lettura, oltre che ai giovani, è consigliabile anche per i meno giovani, i quali il più delle volte presentano evidenti lacune in queste materie.

 

Come scrive lo stesso autore nella premessa: «Qualcuno mi ha preso addirittura per pazzo: “Vuoi spiegare la previdenza ai ragazzi; Che vuoi che ne capiscano loro? Cosa vuoi che gli interessi?”. Alcuni mi hanno detto: “Ma come pretendi di spiegare la previdenza ai ragazzi, se neanche i grandi riescono a capirla?”. Alla fine, però, eccomi qui, da perfetto testardo, alle prese con questo libro che cercherò in tutti i modi di non far diventare noioso».

Il volume è agile e fresco, si avvale di una grafica giovanile e accattivante e illustra alle nuove generazioni l’importanza del risparmio e della previdenza (inclusa quella complementare), la mutualità, i fondi pensione, gli investimenti ma anche concetti più complicati quali la legge di mercato, il rischio, la crisi finanziaria (e le forme di cartolarizzazione che l’hanno provocata), il rating, gli indici.

In Previdenza e finanza, non è roba da vecchi, nozioni difficili e noiose diventano semplici e divertenti e l’educazione finanziaria ha bisogno anche di questo.