OSSERVATORIO ASSOFIN

Credito alle famiglie: giù i mutui, su il credito al consumo, torna la surroga

Osservatorio Credito al Dettaglio Assofin

Il credito alle famiglie resta stabile, schiacciato tra la crescita del credito al consumo e il calo dei mutui immobiliari. Il trend, confermato dall’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, conferma anche per i primi mesi del 2024 un trend già visto nel 2023.

Il graduale rientro dell’inflazione e il miglioramento del mercato del lavoro, però, lasciano intravedere un ritorno alla crescita, pur a ritmi moderati.

I mutui, infatti, si sono contratti del -37,8% nel 2023. Il calo continua nei primi 4 mesi dell’anno in corso, ma ritmo meno sostenuto, -11,1%. Sul dato pesa il +61,3% delle surroghe registrato nel corso del 2023, con le famiglie alla ricerca di condizioni migliori dopo la repentina salita dei tassi. E, non a caso, il tasso fisso è scelto nell’86% dei contratti.

I dati del mercato

Complessivamente, il credito al consumo ha invece chiuso il 2023 con una crescita del 4,9%, trainato dai beni durevoli. Crescono a doppia cifra i finanziamenti finalizzati per l’acquisto di autoveicoli e motocicli erogati da operatori captive e multiprodotto, +14,1%.

Cresce del 5% il finanziamento finalizzato a beni servizi diversi, dall’arredamento all’elettronica, anche grazie alle linee di credito small ticket presenti in negozio e online.

I prestiti personali tornano in positivo nei primi 4 mesi del 2024, +10,1%, dopo il -1,6% del 2023. La prima parte dell’anno conferma il trend positivo dei finanziamenti finalizzati auto/moto, 14,3%, e degli altri finalizzati, 1,7%.

Salgono i pagamenti rateali via carta di credito

Il nuovo anno riporta il segno positivo anche per le rateizzazioni via carta di credito: dopo il -3,7% del 2023, i primi quattro mesi segnano un +4,1%. Il risultato è legato alle operazioni di instalment, che consentono di finanziare le spese mediante importo e piano di rimborso predefiniti.

La CQS

Dopo la frenata del 2023, -5,2%, la cessione del quinto riduce il trend negativo, con un calo dell’1,2% nella prima parte del 2024, spinta dalle erogazioni ai pensionati.

Calano gli importi medi

Il generale clima di prudenza ha investito anche gli importo medi dei finanziamenti in tutte le categorie: prestiti personali (12.800 euro), cessione del quinto dello stipendio/pensione (17.800 euro) e finalizzati per auto/moto erogati da operatori (13.000 euro).

Salgono Reti e Digitale

Dal report emerge anche la conferma di una maggiore importanza degli intermediari del credito, agenti e broker, e dell’incremento del ricorso ai canali diretti rispetto alla filiale bancaria. Una spinta alla digitalizzazione che riguarda non solo i finalizzati per l’e-commerce, ma anche il credito al consumo e i mutui immobiliari.

Il credito green

Infine, cresce la quota “sostenibile” del credito alle famiglie. L’incidenza dei mutui di acquisto di abitazioni green sale al 12% per le erogazioni 2023, mentre nel credito al consumo troviamo una quota di finanziamenti finalizzati per mobilità sostenibile al 15% per gli operatori multiprodotto.

Guardando, invece, ai finalizzati per acquistare beni legati all’efficientamento energetico delle abitazioni (pannelli, isolamento termico, pompe di calore) la quota green arriva al 22%.