Il 28 marzo 2022 Banca d'Italia ha imposto alla succursale italiana di N26 il divieto di apertura di nuovi conti e di offrire nuovi prodotti e servizi alla clientela esistente.
Il provvedimento emerge dalle verifiche ispettive condotte tra ottobre e dicembre 2021, da cui sono emerse "significative carenze nel rispetto della normativa" antiriciclaggio.
La banca non può quindi aprire nuovi rapporti continuativi né svolgere qualunque operazione con clientela non già censita. Banca d'Italia cita esplicitamente, nel divieto di offerta di nuovi servizi, i cryptoasset.
Nulla cambia per chi è già cliente della banca: tutti i servizi continueranno a essere operativi.
La risposta di N26
In una nota, N26 ha comunicato di avere «già effettuato significativi investimenti nell'antiriciclaggio, sia a livello globale che in relazione alla succursale italiana. Gli investimenti hanno portato a progressi significativi nell’ambito della prevenzione antiriciclaggio, grazie al rafforzamento del personale dedicato alla struttura, allo sviluppo dell’infrastruttura informatica a supporto e a modelli di machine learning , oltre che al rafforzamento dei presidi di monitoraggio delle transazioni attivi 24/7».
«Alla luce del provvedimento di Banca d’Italia - prosegue la nota - N26 riconosce la necessità di continuare a impegnarsi nel rafforzare il proprio sistema complessivo dei controlli antiriciclaggio, affrontando tutte le aree di miglioramento delineate dalla Banca d'Italia. La banca conferma che e' in corso di implementazione un piano di rimedio volto a rimuovere le carenze della succursale italiana e finalizzato a consentire alla Banca d’Italia di verificare il completo superamento delle debolezze sul fronte antiriciclaggio all'origine del provvedimento adottato».
N26 e la Bafin
A febbraio 2022 diversi giornali avevano dato notizia delle indagini in corso in Germania su una serie di conti correnti aperti presso N26 con identità fraudolente. Questi conti sarebbero stati poi usati per attività illecite e criminali, fondamentalmente online.
La Bafin è intervenuta più volte su N26 per richiedere un rafforzamento dei presidi antiriciclaggio. E, nell'ottobre 2021, la stessa N26 aveva concordato con la Vigilanza tedesca un limite temporaneo al numero di clienti acquisiti su base mensile. L'obiettivo sembrava essere il miglioramento dei presidi AML, limitandosi all'onboarding di 50mila o 70mila clienti circa.
La fine di questo blocco era originariamente prevista per fine marzo 2022. Cioè a pochi giorni dalla decisione di Banca d'Italia
Il round E di N26
Sempre a ottobre 2021, N26 ha annunciato un round di finanziamento di serie E da oltre 900 milioni di dollari, il maggiore a oggi per una banca digitale in Europa. La valutazione di N26 è superiore ai 9 miliardi di dollari.
Il round è stato guidato da Third Point Ventures LLC e Coatue Management LLC, ai quali si sono uniti Dragoneer Investment Group LLC e agli investitori esistenti di N26. N26 è stata anche supportata da Goldman Sachs Bank Europe che ha agito come placement agent per il round.
Tra gli obiettivi definiti per l'utilizzo dei nuovi fondi figurano l'espansione dell'offerta e l'ampliamento del team con l'ingresso di mille nuove persone nelle aree prodotto, tecnologia e cybersecurity.