Commercial bank

Rilancio della banca commerciale nel Piano Industriale di MPS

MPS Piano Industriale 2026

A Clear and Simple Commercial Bank”. Il Piano Industriale 2022-2026 di Banca Monte dei Paschi di Siena ha un obiettivo preciso: rilanciare la piattaforma commerciale per digitalizzare l’offerta a imprese e famiglie, far evolvere l’offerta in house di credito al consumo e riorganizzare la struttura organizzativa.

Il bilancio previsto

Il Piano prevede un rafforzamento del capitale della Banca grazie all'aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro atteso entro fine 2022, un CET1 Fully loaded del 14,2% al 2024 e del 15,4% al 2026.

Attesa in arco Piano una riduzione dello stock di crediti deteriorati di 1,3 miliardi di euro (dagli attuali 4,1 miliardi), di cui 0,8 miliardi di cessioni attualmente in corso e il cui completamento è previsto nel secondo semestre 2022.

Di conseguenza il Net NPE ratio si ridurrà dal 2,6% del 2021 all’1,4% nel 2026.

Grazie al Piano, MPS punta a un risultato operativo lordo di 370 milioni nel 2024, per poi arrivare a 527 milioni nel 2026.

L’offerta a famiglie e imprese

Alla piattaforma commerciale MPS ha destinato, in arco piano, 500 milioni di euro. Andrà potenziata l’offerta nel credito al consumo, grazie anche alla nuova fabbrica prodotto interna, e nei mutui, grazie alla introduzione di nuovi strumenti di CRM avanzato.

MPS si impegna inoltre a destinare il 20% delle nuove erogazioni per finalità ESG.

Da valorizzare anche il ruolo di advisor nella gestione del risparmio delle famiglie: anche qui si assiste all’impiego di una nuova piattaforma di advisory e si continua a fare leva sulla partnership con Anima.

Nella bancassicurazione, MPS prosegue a braccetto con AXA, in ambito protezione e risparmio, con l’obiettivo di offrire alla clientela una customer experience multicanale.

Widiba, la challenger bank del gruppo, riceve 30 milioni di investimenti per portare a scala il suo modello di business, sempre più orientato alla consulenza finanziaria.

Da rafforzare anche il presidio sulle piccole e medie imprese, attraverso una nuova proposizione commerciale in un’ottica di finanziamento integrato all’intera filiera.

Fusioni per incorporazione

La revisione della struttura organizzativa parte con l’incorporazione delle controllate MPS Capital Services, MPS Leasing & Factoring e MPS Consorzio Operativo).

Meno filiali, più lean

In Piano, MPS ha previsto la chiusura di 150 filiali, di cui 100 entro il 2024. In totale saranno 1.218. Ma aumenteranno le filiali lean, dotate di tecnologia self per andare incontro a una clientela sempre più digitale. Naturalmente, è previsto un servizio di customer care per la base clienti che dovesse avere difficoltà.

Le uscite a Piano

La trasformazione del modello di business del Gruppo comporta un piano di uscite volontarie, mediante il Fondo di Solidarietà, che interessa 4mila risorse. Ci sarà anche una riallocazione delle risorse nell’attività commerciale, e il risparmio di costi sarà di 270 milioni di euro su base annua, a partire dal 2023.

Tre nuove direzioni

MPS ha infine suddiviso la Direzione Chief Commercial Officer in tre Direzioni.

Direzione CCO Retail: farà capo a Pasquale Marchese, dal 2020 alla guida dell’area commerciale BMPS, dopo aver ricoperto ruoli apicali in Poste Italiane e Mediocredito Centrale. Avrà un focus specifico su credito al consumo, risparmio gestito, banca-assicurazione e attività di banca digitale.

Direzione CCO Imprese e Private: sarà affidata a Maurizio Bai, carriera tutta interna a BMPS dove ha ricoperto ruoli a crescente responsabilità nel business commerciale. Si occuperà di prodotti e mercati Imprese e Private Banking.

Direzione CCO Large Corporate & Investment Banking: sarà diretta da Emanuele Scarnati, manager di lunga esperienza nel corporate finance e large corporate nonché Direttore Generale di MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. Il focus sarà sulle grandi aziende e con una struttura dedicata ai servizi di investment banking.

Sarà costituita una struttura di “Cost Governance” sotto la responsabilità del Chief Financial Officer, Andrea Maffezzoni, che riporta direttamente all’Amministratore Delegato.