Consumatori e imprese sono sempre più propensi al digitale. Basti pensare che, secondo l’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF, gli utenti di Internet banking a inizio 2021 sono cresciuti del 40% rispetto al 2017 e gli utilizzatori di mobile banking sono quasi raddoppiati. Inoltre cresce anche il ricorso all’e-commerce e ai pagamenti digitali.
Tra i decisori la quota di utenti e-commerce risulta in aumento (53% nel primo semestre 2021 contro il 49% di giugno 2020) e arriva a 8 su 10 tra i capifamiglia 18-34 anni. Sul fronte PMI, da analisi sull’ecosistema di dati CRIF e dei suoi partner, le imprese italiane con un livello medio-alto di digital attitude rappresentano il 23% del totale, pur con un gap ancora elevato rispetto alla media europea. Le imprese più digital addicted sono anche quelle più innovative e competitive, a conferma dei benefici della trasformazione digitale che sarà ulteriormente accelerata dai fondi del PNRR.
L’evoluzione del digital lending
«In questo scenario i player non possono più fare a meno di offrire ai propri clienti servizi finanziari secondo modelli digital first, in particolare a supporto dei processi di erogazione del credito che devono essere efficaci e tempestivi - spiega Andrea Martellone, Digital Platform Business Development & Ecosystem Strategy Senior Director di CRIF. È fondamentale sfruttare tutte le leve digitali, quali dati di open banking, capabilities di digital onboarding integrate con sistemi evoluti di KYC per consentire processi di multi-onboarding digitale in ambito SME, soluzioni di remote collaboration, quindi processi misti self-supported digitally enabled».
Per rispondere a questi cambiamenti radicali, CRIF ha sviluppato una piattaforma di Customer Journey as a Service. Si tratta di un nuovo paradigma che consente a banche e assicurazioni di creare e personalizzare il proprio customer journey, adattandolo a esigenze e peculiarità del mercato e dei clienti finali. Tra le prime applicazioni offerte c’è Digital Lending Journey, soluzione cloud native in white label che integra tutte le capabilities di CRIF e del suo ecosistema di partner tecnologici, per garantire una customer experience veloce, smart e sicura in ogni fase del processo di richiesta ed erogazione del credito».
Digital marketplace: accelerare il business e innovare l’offering
«Fintech e Bigtech stanno trasformando il modo di fare banca e assicurazione sia con la tecnologia sia con un diverso modello di interazione con consumatori e aziende. Il futuro è verso un ecosistema aperto che integra l’offerta tradizionale con nuovi stream, in partnership con fintech tramite servizi a valore, anche in white label» – continua Martellone. Con la migliore tecnologia disponibile oggi, CRIF ha sviluppato anche una soluzione di Marketplace as a service che consente ai player finanziari una rapidissima messa a terra della propria piattaforma di vendita di servizi dedicati, per essere sempre più centrali nel soddisfacimento dei bisogni dei clienti finali attraverso l’offerta di un aggregatore digitale di un ecosistema di partner che conta già centinaia di servizi. «Attraverso una customer experience fluida e innovativa, le capacità di analisi dei bisogni della clientela e la profonda conoscenza del mercato, CRIF consente ai clienti di ampliare la propria value proposition e configurare rapidamente, con bassi impatti IT, l’offerta di servizi a valore, facendola evolvere agilmente nel tempo grazie alle attività di partner acquisition e management nonché di customer success management in ambito e-commerce. Il player finanziario beneficia quindi anche di un potente strumento di fidelizzazione della clientela e può diventare un vero e proprio one-stop-shop per tutte le esigenze, finanziarie e non, di privati e imprese» – conclude Martellone.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di novembre 2021 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.