Intesa Sanpaolo: utile netto a giugno oltre i 5 miliardi, complice l’effetto tech

Intesa Sanpaolo: utile netto a giugno oltre i 5 miliardi

L’accelerazione nella trasformazione tecnologica dà i suoi frutti. I risultati del primo semestre 2025 di Intesa Sanpaolo evidenziano la capacità del Gruppo di generare redditività (utile netto pari a 5,2 miliardi, +9,4% sul primo semestre dello scorso anno, NdR), sospinta anche dai significativi investimenti in tecnologia che hanno portato a una gestione più flessibile dei costi operativi.

Il gruppo ha infatti già da tempo abbracciato il paradigma cloud, tanto che il 63% degli applicativi è cloud-based, ma nel 2025 la tecnologia darà un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025.

Dal core banking in cloud isytech...

A contribuire a questi risultati è, in primis, la nuova piattaforma tecnologica nativa cloud (isytech), già disponibile per la clientela retail mass market attraverso la banca digitale isybank e in progressiva estensione al resto del Gruppo.

Nessuna novità, già si sapeva che isytech avrebbe fatto da volano per fare evolvere il cuore informatico di Intesa Sanpaolo, ma questa piattaforma ha richiesto al gruppo un investimento tecnologico da 4,6 miliardi, già effettuato, e la assunzione di circa 2.350 specialisti IT, restituendo un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 150 milioni di euro grazie alla internalizzazione delle competenze core IT. Non previsto nel Piano di Impresa, appunto.

...alla neobanca digital isybank

Segue la neobanca digitale: isybank, che presenta un modello di business di cost/income inferiore al 30% e 740mila conti già aperti da nuovi clienti (l’obiettivo è raggiungere il milione di clienti entro la fine dell’anno, NdR), che ha dato un apporto aggiuntivo di circa 200 milioni di euro.

Fideuram Direct pronta per andare all’estero

Tra le novità tecnologiche di gruppo figura anche la piattaforma di wealth management digitale per il private banking Fideuram Direct, che dovrebbe raggiungere il 20% circa dell’attuale clientela di Fideuram, ovvero 150mila clienti, entro la fine dell’anno e che, a fine giugno, conta 79mila clienti e 3,1 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela.

L’obiettivo futuro è portare la piattaforma, in collaborazione con BlackRock, anche in Belgio e Lussemburgo, per intercettare clienti private e affluent.

Tra AI e GenAI, circa 100 milioni in più per il gruppo

L’intelligenza artificiale dà un ulteriore boost ai risultati: il gruppo ha all’attivo 111 applicazioni e circa 230 specialisti, al 30 giugno, e per la fine dell’anno le app saranno 150 e gli specialisti 300, con circa 100 milioni di euro di apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025, non previsti dal Piano. Un risultato che non tiene conto però degli ulteriori benefici potenziali derivanti dall’adozione di soluzioni di Generative AI.

Già in rampa di lancio compaiono infatti i progetti di digitalizzazione per Eurizon, facendo leva su AI e DLT.

 

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