Intesa Sanpaolo mette a disposizione un plafond di 5 miliardi di euro a sostegno del cinema e delle produzioni audiovisive.
L’iniziativa si inscrive nel solco del supporto di 410 miliardi di euro messi a disposizione dal Gruppo per favorire la realizzazione degli obiettivi del PNRR entro il 2026.
Dal 2009 erogati 2,4 miliardi
Il supporto del Gruppo al comparto cinematografico e audiovisivo italiano, come spiega Virginia Borla, Executive Director Business Governance Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, «vuol favorire il recupero della competitività e l’apertura al mercato globale di un settore economicamente rilevante e con enormi potenzialità strategiche».
Il Gruppo dal 2009 ha erogato oltre 2,4 miliardi al settore. Grazie al Desk specialistico Media & Cultura, Intesa Sanpaolo ha inoltre sostenuto finanziariamente la produzione di oltre 580 opere tra film e serie tv nazionali e internazionali, oltre 150 tra spot pubblicitari, factual e format tv.
I servizi offerti dal Gruppo agli operatori del settore
Nell’erogazione dei fondi alle produzioni, l’istituto di credito offre, in fase di progettazione, un servizio consulenziale sui diversi aspetti finanziari e normativi. Durante la fase realizzativa, invece, si assicura la copertura del casflow di produzione con lo smobilizzo di crediti commerciali, di contributi pubblici, del credito di imposta, del credito IVA potendo far leva su soluzioni finanziarie dedicate e “su misura” per le specifiche esigenze, anche dalla formula prevista in materia fiscale (Tax Credit Audiovisivo).
Gli interventi riguardano anche operazioni di finanza straordinaria/strutturata finalizzate alla crescita e allo sviluppo dell’impresa audiovisiva, anche all’estero.
Il mercato audivisivo italiano
Oggi l’audiovisivo italiano occupa circa 58mila persone, ma proprio grazie alla forte integrazione con altri settori produttivi, si stima che i posti di lavoro generati nelle filiere connesse siano più del doppio, tra cui anche tutte le professionalità creative e tecniche che lavorano in veste di lavoratori autonomi.
Nel 2019 il mercato mondiale dell’intrattenimento aveva superato per la prima volta i 100 miliardi di dollari (+8% rispetto al 2018). Anche l’Italia aveva avuto un 2019 molto positivo e il 2020 era iniziato sotto i migliori auspici. Ma la situazione è poi precipitata a febbraio. Secondo i dati Cinetel, nel 2020 gli incassi al box office italiano hanno registrato un calo del 71,3% e le presenze un calo del 71,18% rispetto al 2019.
Nel Recovery Plan, approvato nel 2021, erano previste risorse per 300 milioni di euro per lo sviluppo dell’industria cinematografica, per il Progetto Cinecittà e per il Centro Sperimentale Cinematografia, che puntano a migliorare la competitività del cinema italiano.