La transizione verso una economia sostenibile, che rispetta i criteri ESG, rappresenta una sfida ma anche un’opportunità. Poiché ha la potenzialità di ridefinire lo stile di vita delle famiglie e le loro scelte di consumo, promuovendo un futuro più verde.
Il settore bancario è chiamato a sostenere questo sforzo attraverso i finanziamenti: dai prestiti personali, a breve termine, fino ai mutui ipotecari, quindi a medio-lungo termine, e dare credito alla svolta green delle famiglie.
Il prestito: per ristrutturazione, veicoli elettrici o elettrodomestici
I finanziamenti richiesti dalla clientela bancaria riguardano numerose esigenze.
«I prestiti personali – racconta Pasquale Panzarino, Responsabile Direzione Privati di BPER – possono arrivare fino a 75mila euro e, spesso, sono destinati a progetti di ristrutturazione e di efficientamento energetico delle abitazioni.
O, ancora, l’acquisto di mezzi di trasporto elettrici o ibridi, come auto, biciclette e monopattini, oppure di elettrodomestici ad alta efficienza energetica».
I prestiti per migliorare l’efficienza energetica della casa
Nell’ambito dell’efficientamento energetico degli immobili, i prestiti green vengono richiesti principalmente per opere di isolamento termico, di sostituzione degli infissi, per l’efficientamento degli impianti di riscaldamento o dei sistemi di accumulo di energia.
«Altri interventi riguardano l’illuminazione interna delle abitazioni e l’installazione di sistemi di domotica e sistemi di controllo intelligente degli elettrodomestici – aggiunge Panzarino. Tutto chiaramente in ottica green».
Finanziare la nuova energia
Cresce l’interesse verso le fonti energetiche alternative, con prestiti per l’installazione dei pannelli fotovoltaici.
«I consumatori sono attratti non solo dai potenziali risparmi di energia, ma anche – sottolinea Panzarino – dalla possibilità di contribuire attivamente alla riduzione delle emissioni di CO2 e di aumentare l’autosufficienza energetica delle loro abitazioni».
Il credito green nei piani di impresa delle banche
Il credito sostenibile per il cliente retail è sostenuto anche dai Piani di Impresa delle banche, come Intesa Sanpaolo, che ha messo a disposizione un plafond da 12 miliardi di euro di credito green ai privati per favorire e accompagnare la transizione ecologica.
«I finanziamenti sono dedicati a chi vuole sia acquistare o costruire un immobile con elevata efficienza energetica, sia migliorare l’efficienza energetica attraverso la sostituzione di infissi e caldaie ad alta resa, ad esempio – racconta Claudia Vassena, Responsabile Sales & Marketing Digital Retail di Intesa Sanpaolo. Oppure acquistare mezzi ecologici e installare pannelli solari e fotovoltaici».
Dalla surroga al mutuo, verso l’immobile green
Il mutuo green, presente nell’offerta bancaria ormai da qualche anno, sta prendendo piede, tanto da rappresentare oltre un quarto delle erogazioni complessive della banca.
Nel 2023, sono stati erogati 1,7 miliardi di euro di mutui green e nel primo trimestre la crescita è già del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
«Anche il 2024 si caratterizza per una grande attenzione all’efficienza energetica degli immobili, sia per le nuove erogazioni sia per le surroghe – sottolinea Vassena. Nei primi mesi dell’anno le erogazioni green sono aumentate del 40%, anche grazie alle agevolazioni sul tasso (-35 bps) e all’abbattimento delle spese di istruttoria.
Queste agevolazioni si sommano con quelle che la banca offre per le surroghe di importo superiore ai 100mila euro».
Cresce il mutuo green
I mutui green di BPER Banca rappresentano il 15% dell’erogato complessivo del 2023: 3.200 mutui ad uso residenziale per un valore di circa mezzo miliardo di euro (i dati prendono in considerazione le classi energetiche dalla A alla C, NdR).
«Per il gruppo BPER, i mutui green sono in costante crescita sull’erogato complessivo, con una netta prevalenza di mutui destinati all’acquisto di prime e seconde case con classi energetiche elevate – precisa Panzarino.
Crescono anche i mutui di ristrutturazione dove, con erogazioni a stato avanzamento lavori, supportiamo interventi per migliorare l’efficienza energetica di case di proprietà, e aumentarne il valore».
La casa è un bene da tutelare
La Direttiva Case Green contribuirà a una maggiore consapevolezza di questo strumento, portando la valutazione energetica degli immobili a ricoprire un ruolo chiave nelle procedure di concessione del mutuo.
«La Direttiva accrescerà la consapevolezza di quanto la casa sia un bene da tutelare, facendo tutti quegli interventi di efficientamento che ne preservano il valore nel tempo e – aggiunge Vassena – consentano un minore dispendio di risorse, con i relativi benefici sul bilancio familiare.
Anche se non è presente nella Direttiva, un bisogno fortemente correlato è la protezione della casa stessa: i consumatori sono sempre più attenti a soluzioni che permettono di fronteggiare i danni in caso di eventi atmosferici avversi».
Nuovi criteri, con nuove agevolazioni
Le banche dovranno anche evolvere nei loro modelli di valutazione degli immobili per la concessione del credito green.
«Per questo motivo, il gruppo è impegnato nell’evoluzione dei contenuti delle perizie e delle procedure che sono alla base della valutazione del merito creditizio, con informazioni sull’efficienza energetica degli immobili e con suggerimenti di eventuali interventi che potrebbero migliorarla ulteriormente – annuncia Panzarino.
Già oggi i finanziamenti green destinati all’acquisto o alla ristrutturazione godono di condizioni agevolate rispetto agli altri mutui presenti, ma per accedervi serve la certificazione APE che attesta il livello energetico dell’immobile: queste agevolazioni sono destinate ad aumentare per supportare riqualificazioni immobiliari verso classi energetiche più elevate e, quindi, con valore superiore e più stabile nel tempo».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di luglio/agosto 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.