Il 2023 del comparto bancassicurativo va in archivio con il segno meno.
La raccolta premi degli sportelli bancari e postali è risultata pari a 58,4 miliardi di euro, registrando un calo dei premi contabilizzati pari al 5%: tale risultato è ascrivibile al comparto Vita, che incide per il 94% e che fa segnare una contrazione dei premi del 5,5%, soprattutto a causa della particolare difficoltà nella commercializzazione delle soluzioni multiramo e unit-linked; di trend opposto, invece, il comparto Danni che ha registrato un incremento dei premi emessi del 5,4%.
Inversione di tendenza, però, nel primo trimestre 2024, con un trend positivo per la raccolta assicurativa Vita del canale bancassicurativo che raggiunge 16,8 miliardi di euro: circa il 2% in più rispetto al primo quarter dello scorso anno.
I prodotti di Ramo I rimangono le soluzioni maggiormente preferite dai clienti, ma la grande novità di questo inizio anno è la ripresa del Ramo III che, dopo quasi due anni di variazioni negative, torna finalmente a crescere.
Vita: l’andamento peggiore degli ultimi 10 anni
Il 2023 è stato il peggior anno per il ramo Vita che si sia mai registrato almeno nell’ultimo decennio.
Con 97 miliardi di euro, il volume dei premi contabilizzati si è ridotto di un ulteriore -5,7%, dopo il -15,4% già registrato nel 2022.
A livello distributivo, tutti i canali hanno una parte di responsabilità in questo risultato. La bancassicurazione si conferma la principale forma di intermediazione del mercato assicurativo Vita, con un’incidenza sul totale premi del 56,5%, sostanzialmente in linea con il 2022.
A fine 2023 i premi da nuova emissione relativi al comparto Vita, dopo il pesante calo del -18% del 2022, subiscono un’ulteriore battuta d’arresto: l’anno si chiude con una nuova produzione che supera gli 80 miliardi di euro e che lascia sul campo oltre 5 miliardi di euro rispetto al 2022 e ben 14 miliardi di euro rispetto al 2020, anno fortemente penalizzato dalle restrizioni per l’emergenza sanitaria.
La bancassicurazione si conferma il canale di riferimento, commercializzando nuove polizze per un importo pari a 50,7 miliardi di euro, in calo, dopo il -14% di fine 2022, di un ulteriore -4%.
Cosa è accaduto?
Sul risultato negativo ha inciso la scarsa commercializzazione sia dei prodotti unit-linked, che chiudono l’anno con un volume di nuovi premi quasi dimezzato rispetto al 2022 (-44% per 5 miliardi di euro), sia delle soluzioni multiramo (-42% e 15 miliardi di euro di new business) che non sono più il prodotto di riferimento del canale.
In positivo solo i prodotti tradizionali stand-alone, riproposti grazie a tassi di interesse in crescita e quale tentativo di limitare il più possibile il calo significativo dei volumi.
Questo cambio di approccio comporta profonde modifiche al portafoglio prodotti che si presenta fortemente sbilanciato verso la componente con garanzia di conservazione del capitale: il 60% delle vendite annuali del canale bancassicrativo fa riferimento, infatti, alle polizze rivalutabili che presentano un market share in crescita di 27 punti percentuali nei 12 mesi in analisi.
L’andamento della bancassurance Vita nel 2024
Tuttavia, l’inizio d’anno è positivo per il canale bancassurance, che ribalta il trend negativo dello scorso anno, con le vendite che registrano un aumento del +3% per circa 16 miliardi di nuove polizze vendute.
L’offerta spinge sui nuovi flussi delle polizze rivalutabili e sul ritrovato interesse della clientela verso soluzioni capital light. Persistono, invece, notevoli sfide per i multiramo.
Il rialzo dei tassi d’interesse, avviato dalla BCE nel 2022, ha spinto le compagnie assicurative Vita a intervenire rapidamente per preservare il business delle gestioni separate.
Molti sottoscrittori sono infatti usciti dalle polizze assicurative Vita, soprattutto quelle di Ramo I, per il desiderio di reinvestire questa liquidità in nuovi strumenti finanziari più remunerativi come i Btp.
Favorite dall’aumento del costo del denaro, le compagnie hanno quindi riattivato la raccolta delle Ramo I con due obbiettivi: sostenere i volumi in un periodo di difficoltà e gestire meglio le passività.
Il rilancio della soluzione tradizionale
Il trionfo delle soluzioni tradizionali risiede anche nella capacità delle case prodotto di rivitalizzare le proposte con l’obiettivo di rilanciarne i rendimenti e accrescere la loro appetibilità. Le principali innovazioni hanno riguardato:
- il rendimento minimo garantito che in diversi casi è tornato a essere superiore allo 0%;
- il lancio di nuove gestioni separate oppure la possibilità di ripartire il premio su due linee, una di nuova istituzione e una storica e magari in run-off, ma riaperta per dare la possibilità anche ai nuovi sottoscrittori di partecipare ai suoi rendimenti con ritorni più elevati;
- infine l’avvio di polizze che abbinano alla gestione separata apposite provviste specifiche che, in una fase di rialzo dei tassi, offrono rendimenti interessanti.
Un aspetto cruciale nelle dinamiche del settore è rappresentato anche dalla crescita dei prodotti sostenibili con una predominanza di fondi articolo 8, ovvero quelli che promuovono caratteristiche di sostenibilità, rispetto ai fondi di articolo 9 che si distinguono per la definizione di un obiettivo di investimento sostenibile esplicito applicabile al prodotto, ossia il risultato ambientale, sociale o di governance.
Bancassicurazione Danni: premi da 3,6 miliardi nel 2023
Il 2023 è stato un anno positivo per il comparto della bancassicurazione danni. Al 31 dicembre 2023 la raccolta premi Danni degli sportelli bancari ha raggiunto circa 3,6 miliardi di euro (+5,4% su base annua), l’8% dei volumi totali del mercato Danni.
Sempre determinante il contributo dei grandi operatori: i top 3 player del mercato bancassicurativo raccolgono circa il 40% dei volumi del canale.
In crescita a doppia cifra i volumi riconducibili alle soluzioni stand-alone (+12%), a cui si è contrapposto il calo dei premi delle soluzioni in bundling ad altri prodotti di natura bancaria, determinato dalla flessione del comparto CPI/PPI (-10% a fine 2023).
La cautela sia della domanda sia dell’offerta, con criteri di concessione del credito più stringenti, hanno infatti determinato nel corso dell’anno erogazioni di mutui in flessione di circa il -25%.
La crescita più significativa (+14%) si è registrata per il segmento di business Persona (soluzioni infortuni e malattia), che a fine 2023 raccoglieva circa un terzo dei volumi di bancassicurazione Danni.
I primi tre mesi dell’anno in corso evidenziano prospettive di ulteriore crescita dei volumi della bancassicurazione Danni nel 2024, che a fine marzo 2024 superano 1 miliardo di raccolta e segnano una crescita del 7% circa. In recupero il segmento CPI.
La digitalizzazione della bancassicurazione
Nel frattempo, la digitalizzazione del settore è in continuo sviluppo e coinvolge diversi aspetti: dalla fase di distribuzione dell’offerta assicurativa, con la crescita di soluzioni sottoscrivibili attraverso i canali digitali da parte dei player assicurativi e bancassicurativi, alla tecnologia e servizi associati a supporto del prodotto, alla gestione dei processi pre e post-vendita.
A livello di totale mercato l’offerta assicurativa digital è oggi ampia ma focalizzata, al netto delle polizze auto, su una tipologia di soluzioni che si caratterizzano per la semplicità e velocità del processo d’acquisto.
Sono inoltre sempre più numerose le partnership tra il settore assicurativo e aziende insurtech, col fine di sfruttare nuovi modelli distributivi emergenti per allargare il proprio bacino clienti attraverso il lancio di micropolizze assicurative digitali, attivabili on demand, che possono essere sottoscritte istantaneamente e in totale autonomia, che riguardano diverse aree di protezione (tempo libero, sport, viaggi e vacanze) e si caratterizzano per la semplicità e velocità del processo d’acquisto oltre che per la possibilità di personalizzazione e di una copertura temporanea.
È però ancora fondamentale il ruolo della rete fisica nella gestione delle soluzioni più complesse.
I limitati numeri della bancassicurazione per le piccole imprese
Un esempio su tutti, è quello che riguarda l’offerta alle imprese. Il tessuto imprenditoriale italiano è prevalentemente costituito dalla piccola impresa, che non è affatto esente da una serie sempre più ampia di rischi. Il fattore dimensionale incide però sulla propensione a stipulare una copertura assicurativa.
La gamma di offerta alle aziende e PMI è piuttosto ricca soprattutto da parte delle compagnie tradizionali, le prime ad approcciarsi a questo mercato.
Anche la bancassicurazione dispone di un discreto portafoglio prodotti e cerca di sfruttare il vantaggio competitivo dato dall’avere come clienti bancari proprio le aziende. È però necessaria un’attività importante da parte della rete di vendita anche nella selezione del target.
Negli ultimi anni, alcuni player bancari hanno aumentato la focalizzazione su questo comparto, anche attraverso l’identificazione di figure specializzate.
Ancora oggi però i volumi raccolti dal canale in questo comparto risultano limitati. Considerando i primi 10 operatori bancari, la raccolta premi in ambito POE stand-alone (quindi quella non legata ai finanziamenti) risulta ben al di sotto della soglia del 10% dei relativi volumi Danni totali.
L’offerta multirischi stand-alone rivolta allo small business in banca oggi è principalmente dedicata alle piccole attività artigianali e commerciali e ai professionisti e a differenza delle reti tradizionali, più strutturate con prodotti diversi per dimensione d’impresa e per tipologia di attività, offre in molti casi soluzioni non particolarmente complesse.
Circa il 70% delle polizze multirischi rivolte al segmento piccole e medie imprese include garanzie a copertura del rischio cyber, che però nella maggior parte dei casi sono limitate a servizi di assistenza e di tutela legale rivolte alla protezione dei dati, alla difesa della reputazione online e al ripristino dell’affidabilità creditizia.
L’evoluzione di prodotto: rischi catastrofali e cyber risk
Tra le evoluzioni di prodotto nel mercato assicurativo ci sono anche le coperture dei rischi catastrofali, influenzate da diversi fattori, tra cui i cambiamenti climatici, l’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi catastrofali e la crescente consapevolezza dei rischi.
Da fine 2024 scatterà, inoltre, l’obbligo per le imprese di assicurazione contro gli eventi catastrofali e iniziano a esservi offerte di nuovi prodotti sul mercato.
Anche nel canale bancassurance sono state lanciate nuove coperture facoltative a protezione dei rischi catastrofali a integrazione dell’offerta di soluzioni alle PMI sul mercato.
Tra i servizi offerti in abbinamento alle coperture business dei principali operatori bancari ci sono quelli di salvataggio, messa in sicurezza e ripristino; o in ambito cyber risk piattaforme di servizi per prevenire i rischi legati al web, come l’analisi e il monitoraggio periodico delle vulnerabilità di siti, mail e sistemi di pagamento.
La tecnologia nella polizza assicurativa
Il mercato assicurativo resta focalizzato sulla ricerca di innovazione dell’offerta salute, attraverso soluzioni personalizzabili e garanzie legate alla segmentazione della clientela (es. over 65, family caregiver, studenti under 30…).
Tuttavia, il ricorso allo smart working e l’incremento dell’utilizzo degli strumenti digitali hanno aumentato negli ultimi anni la consapevolezza dei rischi informatici e a livello di offerta prodotto lo sviluppo di coperture cyber risk, sia offerte stand-alone sia inserite come garanzia accessoria all’interno di soluzioni assicurative multirischio.
L’innovazione ha coinvolto tutti i principali canali distributivi, dalle compagnie tradizionali ai bancassicuratori, passando anche attraverso nuove proposizioni attraverso il canale online.
Lo sviluppo di coperture cyber risk prosegue principalmente nell’area business ma si sta ampliando anche al segmento auto, con soluzioni dedicate a proteggersi in caso di attacchi malware che danneggino la propria vettura connessa.
Le difficoltà di tariffazione hanno comunque contribuito a rallentare lo sviluppo prodotti e l’incremento dei sinistri mette sotto pressione le compagnie assicurative, costrette ad aumentare i premi e ad adottare requisiti di sottoscrizione più severi.
Aumentano le app destinate agli assicurati e i servizi digital a cui permettono di accedere: dalla possibilità di consultare le polizze attive o di monitorare lo stato di avanzamento delle pratiche o le scadenze, alla possibilità di rinnovo online delle polizze. O ancora diversi player del mercato consentono di procedere alla denuncia del sinistro tramite app, servendosi di un percorso guidato.
Protection: 13 nuove soluzioni, crescono le LTC ma trionfano le TCM
Nuove esigenze e nuove necessità di protezione stanno alimentando la crescita del segmento della Life Protection, che presenta però ancora ampi spazi di sviluppo.
Nel corso del 2023 sono 13 le nuove soluzioni lanciate sul mercato e i canali maggiormente interessati dalle nuove offerte di prodotto sono le agenzie assicurative e la bancassicurazione, mentre i consulenti finanziari hanno un ruolo ancora marginale.
Il 69% dei nuovi prodotti lanciati nel corso del 2023 rientra nella categoria TCM, l’ulteriore 23% fa capo a 3 polizze LTC e nel rimanente 8% è inclusa una singola polizza multigaranzia lanciata nel primo trimestre dell’anno.
Nel 2023 i premi raccolti dal segmento della Life Protection ammontano a 2.906 milioni di euro con una progressione del +3,5%. Sebbene questo comporti un incremento del suo peso sul totale, ora al 3%, rimane comunque troppo limitato per poter influenzare l’andamento del mercato vita nel suo complesso.
Al netto del segmento Credit Protection Insurance, che continua a registrare un andamento negativo con una contrazione dei volumi dell’8% e una quota di mercato in calo di 6 punti percentuali al 47%, tutte le altre linee di protezione risultano invece in positivo, +16,6% per 1.531 milioni di euro.
A trainare i volumi sono le polizze temporanee caso morte, collettive e individuali, con una progressione del +15% e un’incidenza sul segmento nel suo complesso del 43%; ancora marginali nel panorama assicurativo, ma in crescita del +24%, le polizze di Ramo IV.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.