Fare una videochiamata per parlare con la filiale. Emil Banca ha integrato un servizio dedicato alle persone sorde, che possono telefonare in banca per ricevere informazioni o per prendere un appuntamento in filiale, avviando una videocall con un interprete LIS.
«Il progetto TELLIS, attivato in partnership con la cooperativa sociale Work and Service – racconta Matteo Passini, Direttore Generale di Emil Banca Credito Cooperativo –, garantisce alle persone sorde pari opportunità comunicative rispetto agli udenti, sia per le telefonate sia per l’accoglienza nelle filiali, grazie alla mediazione di Interpreti LIS collegati da remoto.
In un anno e mezzo dall’attivazione, naturalmente con numeri limitati, il servizio è comunque sempre più utilizzato e il livello di gradimento degli utenti è molto positivo».
Videochiamata, da remoto o in filiale
Il servizio è disponibile per tre ore al giorno, tutti i giorni della settimana. Per accedere al servizio basta cliccare sul pulsante presente sul sito della Banca: immediatamente si attiva la videochiamata con un interprete che si mette in contatto telefonico diretto con la filiale, permettendo all’utente sordo di comunicare in tempo reale con il personale bancario.
«Lo stesso servizio si ottiene presentandosi in filiale, anche senza appuntamento (ma negli orari di attività del servizio). In questo caso – spiega Passini –, la videochiamata all’interprete è effettuata da un tablet in dotazione al personale della Banca: il/la cliente sordo/a potrà comunicare con l’interprete che immediatamente tradurrà per chi è alla cassa o effettua la consulenza, e viceversa per la persona non udente».
Al lavoro sulle linee guida per l’accessibilità digitale
È la Capogruppo Iccrea a guidare inoltre le attività di accessibilità sui canali digitali delle BCC associate, rendendo buona parte della documentazione, consultabile sul sito o nei totem di filiale, compatibile con i dispositivi di lettura automatica.
«Nella sezione Trasparenza sono disponibili le Guide parlanti della Banca d’Italia e abbiamo attivato presidi tecnici organizzativi per formare il personale sulla corretta gestione della clientela affetta da patologie che ne limitano l’operatività – prosegue Passini.
Inoltre, stiamo rivedendo i nostri servizi e prodotti digitali seguendo le linee guida WCAG - Web Content Accessibility Guidelines e gli standard di riferimento WAI - Web Accessibility Initiative del W3C - World Wide Web Consortium. Per il prossimo anno speriamo di lavorare sui feedback del sistema di monitoraggio dell’adeguatezza alle linee guida».
Nessuna barriera, fisica o digitale
Infine, negli anni sono stati diversi gli adeguamenti delle diverse filiali per abbattere non solo barriere digitali, ma anche architettoniche. I box delle casse sono stati sostituiti con scrivanie più basse, per consentire anche alla clientela in sedia a rotelle di avere un facile confronto con l’operatore di sportello.
«E lo stesso abbiamo fatto con le postazioni ATM – conclude Passini. Questo processo continuerà anche nei prossimi anni, un passo dopo l’altro verso le pari opportunità».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di aprile 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.