Emil Banca permette a bar, negozi e ristoranti di attivare sul loro POS il servizio Debit Cash Back: i clienti di questi esercizi potranno così prelevare contanti, che saranno accreditati al commerciante.
Un modello che ricorda un servizio offerto da diverse neobanche, che consentono il prelevamento e, a volte, deposito presso negozi di prossimità e catene di supermercati.
Ma che, nel caso di Emil Banca, vuole garantire la possibilità di prelevare contanti anche a chi risiede in territori isolati, in cui non esistono ATM facilmente raggiungibili.
Costi e limiti
Per chi preleva, il costo è di 1,3 euro oltre alla normale commissione che verrebbe pagata per un prelievo in un istituto bancario diverso dal proprio. Gli esercenti, che potranno gestire meno contante, avranno una remunerazione fissa dello 0,8% sulla cifra prelevata.
Il Debit Cash Back permette di prelevare fino a 100 euro contestualmente al pagamento di uno scontrino, funziona sul circuito Pago Bancomat ed è stato reso possibile dalla Finanziaria 2024.
Già al via in diversi centri
Primi ad attivare il servizio sono stati i soci della Cooperativa di Comunità di Ligonchio, centro all’Appennino Reggiano dove da un paio d’anni hanno chiuso tutti gli sportelli bancari, comprese le Poste, lasciando la comunità senza nemmeno uno sportello Bancomat. Nell’area di Ventasso, nel giro di pochi chilometri, Emil Banca è presente con una filiale a Villa Minozzo e con le agenzie di Cavola, Toano e Castelnovo ne’ Monti.
Oltre alla Cooperativa di Comunità di Ligonchio, il servizio è stato attivato dalla Cooperativa di Comunità Corte Rigoso, sull’Appennino parmense, e dalla Coop Re-Esistente che gestisce, tra le altre cose, il Poggiolo di Monte Sole, sull’Appennino bolognese
«È un servizio che offrono direttamente i circuiti di pagamento a tutti gli Istituti - spiega il direttore di Emil Banca, Matteo Passini. Perché sia davvero utilizzato serve però che le banche lo promuovano verso i propri clienti. Ma è un servizio accessorio che non porta utili, è solo un costo e quindi praticamente inutilizzato. Una piccola scocciatura per le banche ma per alcuni territori può essere una svolta. Noi abbiamo deciso di sfruttarlo in maniera strategica, all’interno di un più ampio progetto per lo sviluppo delle aree interne dei territori in cui siamo presenti. Un tassello in un puzzle che vede tanti pezzi e tanti attori lavorare assieme per il bene delle comunità».
«Naturalmente - aggiunge il presidente di Emil Banca, Gian Luca Galletti - non potrà essere un
servizio identico a quello di un Bancomat tradizionale. Funzionerà soprattutto per chi ha bisogno di piccole cifre e solo se l’esercente ha contanti disponibili. Ma nel suo piccolo è una rivoluzione, come dimostra l’attenzione che abbiamo ricevuto da quando abbiamo iniziato a parlare di questo servizio, partendo dalle Cooperative di Comunità nostre clienti».
«Il bancomat non è la banca - conclude il presidente Galletti - ma con questo sistema riusciamo a dare un servizio anche alle comunità più isolate. Questo non influirà sul nostro modo di approcciare le aree interne, dove abbiamo quasi il 20 per cento delle nostre 96 filiali. Aree che non abbiamo intenzione di abbandonare ma di supportare. Pensando anche a un nuovo modo di fare banca, trasformando le filiali in veri e propri hub di servizi, seguendo una logica di innovazione. La stessa logica che ci ha permesso di promuovere, tra i primi in Italia, questo servizio».