OSSERVATORIO ASSOFIN CRIF PROMETEIA

Credito alle famiglie: crescono prestiti personali, CQS e mutui

Credito alle famiglie: crescono prestiti personali, CQS e mutui

Il credito alle famiglie si conferma in crescita nel primo trimestre del 2025, dopo il buon risultato del 2024. Ma l’instabilità geopolitica e l’incertezza globale si fanno sentire sulle famiglie, che restano prudenti nelle loro decisioni.

Il trend generale, che emerge dal cinquantottesimo Osservatorio Credito al Dettaglio - Assofin – CRIF – Prometeia, fa prevedere una moderata crescita per l’anno in corso, pur con dinamiche diverse tra le tipologie di finanziamento.

Non è banale fare proiezioni in un contesto economico generalmente favorevole, con un rientro dell’inflazione, politiche monetarie più espansive (anche se il denaro a costo zero dell’era Draghi è giusto un ricordo), occupazione stabile. Ma su cui pesa l’incognita di che cosa accadrà in futuro, specie con le continue minacce di dazi che potrebbero impattare sull’economia nazionale e sulla capacità di rimborso dei debitori.

Erogato +7,4% nel 2024

Tornando ai dati, nel 2024 il credito al consumo ha erogato il 7,4% in più che nel 2023, grazie a un apporto positivo di tutte le tipologie, tra cui spiccano il 12% dei prestiti personali e il +6,2% dei finalizzati auto e moto erogati da captive e multiprodotto.

I livelli pre-Covid restano comunque lontani: il CAGR 2019-2024 è del -3%.

Il primo trimestre 2025 conferma il trend positivo dell’anno passato, con un +5,9% di erogato trainato dai prestiti personali, +12,6%; e dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, +7,6%. In calo, invece, i finalizzati auto/moto, -1,8%, in linea con l’andamento negativo delle immatricolazioni. Segno negativo anche per i finalizzati di altri beni e servizi (-2,1%) e le rateizzazioni con carta di credito (-2,8%): per quest’ultima tipologia pesa, molto, la concorrenza del Buy Now Pay Later, in costante ascesa.

Bene i mutui, ritornano le surroghe

I numeri relativi ai mutui immobiliari d’acquisto sono forse quelli in cui è più evidente l’effetto delle otto manovre monetarie della BCE tra il 2024 e le ultime settimane, che hanno abbassato i tassi.

Dopo il +11,6% dello scorso anno, i mutui hanno accelerato nel primo trimestre del 2025, con un +50,2% delle erogazioni. Il dato tiene conto sia degli acquisti di abitazione (+8,6% nel 2024 e +46,9% nel Q1 2025) sia del boom di surroghe, +107,7% tra gennaio e marzo 2025, dopo il già notevole +63,7% del 2024.

L’88% delle erogazioni sono a tasso fisso, ma ci si attende un riposizionamento dell’offerta bancaria verso il tasso variabile.

Il 14% dei mutui erogati nel 2024 sono classificabili come “mutuo green”: nel 2023, la percentuale era del 12%. L’interesse per l’efficientamento energetico emerge anche dai finalizzati: circa un quinto del valore erogato riguarda interventi che spaziano dai pannelli solari alle pompe di calore.

Auto e moto: mercato stagnante

La difficoltà del comparto auto e moto, almeno sul fronte delle nuove immatricolazioni, si riflette nella lieve contrazione del finalizzato destinato all’acquisto di veicoli. Il mercato dei veicoli usati, ormai preponderante in Europa con due terzi delle compravendite, ancora non sfonda in Italia: da noi, prevale ancora il nuovo, anche se con quote in calo. Il credito al consumo si conferma comunque determinante: il 33% degli acquirenti avrebbe rinunciato all’acquisto senza un finanziamento, con un impatto negativo sul fatturato dei dealer stimato al 38%.

Resta un problema di offerta di veicoli elettrici poco compresi dall’utenza (ad esempio su modalità, costi e capillarità della rete di ricarica) e assai costosi, che portano il consumatore a preferire sia l’usato sia forme alternative alla proprietà, come il noleggio a lungo termine o i servizi di sharing.

Small ticket in evoluzione

Un trend tutto da osservare riguarda lo small ticket. Parliamo di finanziamenti di importi bassi, e in diminuzione, dell’ordine di qualche centinaio di euro, ma che generano un numero crescente di operazioni. A trainare questo comparto è la diffusione delle offerte di “Credito al POS”, in cui cioè il cliente può chiedere un finanziamento al momento di pagamento.

Non è precisamente una novità, ma il successo (online) del BNPL ha stimolato la crescita dell’offerta e ha reso questa opzione più nota, lato domanda. Di fatto, si è verificato un ampliamento della base di clientela, anche verso consumatori che prima non contemplavano questa possibilità.

Congiuntamente alla maggiore maturità dei player, che hanno affinato le loro capacità di valutazione del cliente, lo small ticket si caratterizza oggi per una rischiosità sempre più bassa. Ed è probabilmente destinato a una ulteriore evoluzione nel prossimo futuro, vista anche la nuova Direttiva sul Credito al Consumo.

Il digitale cresce, ma resta minoritario

Per quanto riguarda i canali distributivi, nel 2024 la quota dei prestiti personali collocati al 100% online è arrivata al 15%, quella degli altri finanziamenti finalizzati per e-commerce al 13%.

Si tratta di numeri ben lontani da quelli riscontrati nei mercati anglosassoni più avanzati. Agenti e mediatori intermediano invece il 78% dei flussi nella Cessione del Quinto e il 45% dei mutui immobiliari, erogando le quote degli sportelli bancari.

Stabile il rischio di credito

Il tasso di default del credito alle famiglie resta stabile da 5 trimestri: era all’1,4% a marzo 2025. Tengono i prestiti personali e restano poco rischiosi (0,3% il 180 past due) i mutui immobiliari.

Non emergono segnali di deterioramento strutturale e questo lascia immaginare una crescita stabile nel resto del 2025, pur con l’incognita dell’impatto dell’incertezza globale che potrebbe determinare un rallentamento dell’economia italiana già dal secondo trimestre dell’anno.