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Crediti Garantiti: la banca alla prova del voto nel concordato preventivo

crediti garantiti e concordato preventivo

Da sinistra: Matteo Pasculli, Partner, Head of Restructuring-Insolvency DWF Italy e Paolo Scapolo, Senior Vice President – UTP Management, Prelios

Le garanzie pubbliche nei finanziamenti alle imprese hanno assunto un ruolo cruciale, soprattutto a seguito delle recenti crisi economiche e sanitarie. Enti come il MedioCredito Centrale (MCC), SACE e SIMEST, grazie al supporto pubblico, offrono garanzie che agevolano l’accesso al credito, riducendo il rischio per gli istituti finanziatori.

Tra il 2020 e il 2022, i finanziamenti garantiti dallo Stato sono aumentati: a maggio 2024, il portafoglio di prestiti garantiti da MCC ammonta a 180 miliardi di euro, dei quali 107 miliardi si riferiscono a finanziamenti concessi nell’ambito delle misure di liquidità per le imprese nel periodo COVID (primavera 2020 – giugno 2022).

Ad oggi, le escussioni sulle garanzie da parte delle banche a causa di inadempimenti dei debitori hanno totalizzato 3,3 miliardi di euro (circa il 2% del totale iniziale).

Parallelamente, SACE, con il programma “Garanzia Italia”, ha garantito circa 65 miliardi di euro di finanziamenti (dato a fine 2023), concentrandosi su settori strategici per l’economia nazionale.

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Questo articolo è stato pubblicato sul numero di ottobre 2024 di AziendaBanca. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.