In un mese è stata già utilizzata 100mila volte la nuova funzionalità “È davvero ING?”. E in un centinaio di casi ha effettivamente permesso di identificare chiamate di frode, dove qualcuno si presentava come una persona della banca con l’intento di truffare il cliente ING.
Il fenomeno crescente dello spoofing
L’obiettivo della banca è frenare i tentativi di frode bancaria che, secondo i dati CertFin, nel 2023 ha raggiunto nel digital banking quota 13mila casi.
Di questi, 2mila sono legati allo spoofing, tecnica con cui i frodatori riescono a camuffare la loro identità per rendersi affidabili e convincere la vittima a fare una operazione bancaria, con un peso del 15% sul totale delle truffe registrate e una crescita del 13% tra il 2022 e il 2023.
Cosa può fare il cliente per smascherare la frode?
La funzionalità “È davvero ING?” nasce proprio con l’intento di limitare questi tentativi di frode.
Per utilizzarla, devi aprire la app o andare sul sito ing.it, premere il pulsante «È davvero ING? Verifica la chiamata» e autorizzare l’accesso: apparirà un messaggio che conferma se si sta ricevendo realmente una telefonata da ING oppure no.
Nel caso di chiamata fraudolenta, è raccomandabile chiudere subito la chiamata e segnalare l’episodio alla banca attraverso i canali ufficiali.
La sicurezza a livello informatico
«La sicurezza è prioritaria per ING e penso che parlare della funzionalità che stiamo rilasciando sia utile a diffondere una maggiore cultura della protezione dalle frodi – afferma Damiano Zanisi, Chief Information Officer di ING Italia. Implementiamo e aggiorniamo i sistemi informatici costantemente, usiamo strumenti evoluti per analizzare i comportamenti del cliente su app e sito, con alert che bloccano in automatico le transazioni, oltre a soluzioni che analizzano le transazioni finanziarie andando a verificare IBAN e causali per intercettare eventuali operazioni fraudolente. Vogliamo rendere complicata la vita del frodatore e i loro business case».
La nuova campagna informativa
In autunno prende quindi il via la campagna informativa sulla nuova funzionalità ING contro lo spoofing. «Con un nuovo formato presentiamo “È davvero ING?” e lo comunichiamo a tutta la platea di clienti tramite un brano musicale – racconta Filippo Stefanelli, Head of communications & brand experience di ING Italia –, che sarà diffusa anche sui canali social per rafforzare la cultura della verifica nella clientela bancaria, anche quella più giovane».
Negli ultimi 2 anni, ING ha avviato 15 campagne di comunicazione mirate contro le frodi: da quella dedicata al phishing, passando dalla campagna contro il money mule, fino alle DEM mirate per aumentare la consapevolezza dei clienti sui possibili rischi di romantic fraud, truffe sentimentali che nascono sui canali social con l’intento di farsi inviare somme di denaro dalle vittime ingannate.