RISIKO bancario

Bper lancia un'offerta pubblica di scambio da 4,3 miliardi sulla Popolare di Sondrio

Bper lancia un'offerta pubblica di scambio da 4,3 miliardi sulla Popolare di Sondrio

E infine la tanto attesa mossa arrivò. Il 2025 si conferma l’anno del tanto annunciato (dai mass media, almeno) Risiko bancario: Bper Banca ha annunciato il lancio di un'offerta pubblica di scambio (OPS) sulla Banca Popolare di Sondrio, valutata 4,3 miliardi di euro.

Lo ha annunciato la stessa banca con un comunicato stampa inviato poco prima delle 21 del 6 febbraio. 

La notizia in sintesi

  • Valutazione dell'offerta: 4,3 miliardi di euro, con un premio del 6,6% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni della Popolare di Sondrio.
  • Rapporto di cambio: 1,450 azioni di nuova emissione di Bper per ogni azione esistente della Popolare di Sondrio.
  • Obiettivo di acquisizione: Bper mira a ottenere almeno il 50% del capitale sociale della Popolare di Sondrio.
  • Le due banche dovrebbero rimanere autonome e complementari.

Dettagli dell'offerta

L'offerta prevede che Bper acquisisca almeno il 50% delle azioni della Popolare di Sondrio, consentendo così di esercitare il controllo sulla banca. In caso di adesione da parte di un numero sufficiente di azionisti, Bper potrebbe anche raggiungere una partecipazione superiore al 90%, il che le permetterebbe di non ripristinare un flottante sufficiente per garantire le negoziazioni delle azioni della Popolare di Sondrio. Le due banche dovrebbero rimanere autonome, ma complementari.

Implicazioni per il mercato

L’operazione si inserisce, come anticipato, nelle dinamiche del mercato bancario italiano: da anni in calma attesa di una nuova fase di fusioni e acquisizioni, definita dalla stampa “risiko bancario”. Il momento sembra arrivato, visto che al momento sono in corso le operazioni UniCredit-Banco BPM, Banco BPM – Anima, Banca MPS – Mediobanca, senza dimenticare Generali – Natixis e UniCredit- Commerzbank.

Banca Intesa Sanpaolo, per ora, si dichiara non interessata a ulteriori operazioni. Mentre restano aperte le questioni di una “banca del Centro” e di una “banca del Sud”, realtà territoriali che potrebbero emergere nei prossimi anni dal consolidamento delle realtà territoriali attualmente esistenti.

Alcune di esse si trovano, per numeri, performance e visione strategica, in una posizione privilegiata per guidare una aggregazione, ma vedremo che cosa accadrà in futuro.

Tornando all’operazione di oggi: entrambe le banche coinvolte, Bper e Popolare di Sondrio, sono partecipate da Unipol, che detiene rispettivamente il 24% e il 19,9% delle azioni. E la “mossa” di Bper su Sondrio, va detto, non giunge esattamente inaspettata.

Le sinergie

Nel proprio comunicato stampa, Bper sottolinea il potenziale di sinergie sui segmenti di clientela retail, private e corporate, nonché dalle fabbriche prodotto condivise nell’asset management, nella bancassicurazione e nel leasing. Così come le rispettive eccellenze, dal wealth management al factoring, dal consumer finance al digital banking.

Con circa 6 milioni di clienti e 380 miliardi di euro di attività complessiva, si creerebbe un player con uno standing competitivo in linea con i principali operatori italiani. Senza contare Popolare di Sondrio Suisse, realtà elvetica di PopSo.

Dal punto di vista della redditività, il comunicato Bper tenta con sinergie da aggregazione fino a 290 milioni di euro, a regime, con ricavi consolidati per 7 miliardi di euro entro il 2027, grazie a economie di scala che porterebbero il cost-income ratio al 46% (sempre nel 2027) per un margine operativo consolidato, al lordo delle rettifiche, di 4 miliardi entro il 2027.

Bper Banca è uscita rafforzata, negli ultimi anni, da una serie di operazioni. Tra queste, l’acquisizione di Banca Carige, compresa Banca Cesare Ponti nel private banking, e di alcune filiali della ex UBI Banca, in seguito all’acquisizione di quest’ultima da parte di Banca Intesa.

Reazioni del mercato

L'annuncio è arrivato in serata e si attendono i primi commenti.