BdM Banca, Gruppo Mediocredito Centrale, ha annunciato un significativo aumento del suo utile netto per l'anno 2024, che ha raggiunto i 22,4 milioni di euro, rispetto ai 9,87 milioni dell'anno precedente.
Il Consiglio di Amministrazione di BdM Banca, presieduto da Pasquale Casillo, ha approvato i risultati finanziari al 31 dicembre 2024.
Punti chiave
- Utile netto di 22,4 milioni di euro nel 2024, in crescita rispetto ai 9,87 milioni del 2023.
- Incremento del margine di intermediazione a 342 milioni di euro (+13,9%).
- Erogazioni di finanziamenti superiori a 1 miliardo di euro nel 2024.
- Riduzione dei crediti deteriorati e miglioramento della solidità patrimoniale.
Crescita dell'utile netto
L'utile netto ha mostrato un incremento notevole, passando da 9,87 milioni di euro nel 2023 a 22,4 milioni di euro nel 2024.
Questo risultato è stato supportato da un aumento del margine di interesse, che ha raggiunto 236,01 milioni di euro, con un incremento del 19,7% rispetto all'anno precedente.
Performance operativa
- Margine di intermediazione: 342 milioni di euro (+13,9% rispetto al 2023).
- Commissioni nette: 101,26 milioni di euro (+0,8%).
- Cost/income ratio: ridotto dal 79,9% al 71,9%.
Sostegno alle imprese
Nel 2024, BdM Banca ha erogato oltre 1 miliardo di euro in finanziamenti, contribuendo a un totale di circa 4 miliardi di euro dal 2021.
Le erogazioni sono state supportate da garanzie reali o istituzionali per oltre il 75% dei volumi, dimostrando un impegno verso la sostenibilità e il supporto alle imprese locali.
Crediti deteriorati e solidità patrimoniale
La banca ha anche registrato una riduzione dei crediti deteriorati, con un valore contabile netto di 212,23 milioni di euro, rispetto ai 256,79 milioni di euro a fine 2023.
La solidità patrimoniale è migliorata, con un Total Capital ratio che ha raggiunto il 14,93%.
Rimborso anticipato dei bond
Inoltre, BdM Banca ha ottenuto l'autorizzazione da Banca d'Italia per il rimborso anticipato di un prestito obbligazionario subordinato di 15 milioni di euro, previsto per febbraio 2025.
Questa operazione non avrà impatti significativi sui ratios patrimoniali al 31 dicembre 2024, ma porterà a un miglioramento del conto economico nel 2025 grazie alla riduzione dei costi degli interessi.
