Potenziamento dell’offerta di prestiti e investimenti, con l’introduzione di una gamma di ETF, e integrazione dell’intelligenza artificiale nella customer experience, compresa una app per ChatGPT sviluppata con OpenAI.
Sono le principali novità presentate da BBVA per il quarto anniversario del lancio della sua banca diretta in Italia.
«Ci avevano detto che il mercato era saturo di fintech e di incumbent e che non c’era spazio per un altro attore – ha raccontato Murat Kalkan, Global Head of Digital Banks – e invece c’era spazio per una banca migliore, capace di offrire una esperienza cliente da neobanca con l’affidabilità di un grande brand».
Il risultato sono circa 800mila clienti, con l’obiettivo di arrivare a 1 milione nel corso del prossimo anno. «Siamo circa due anni più in avanti rispetto alla nostra tabella di marcia – ha rivendicato Onur Genç, AD della banca – e nei prossimi anni contiamo di continuare a crescere, con uno sviluppo graduale dell’offerta in diverse direzioni».
Le principali novità in arrivo per il 2026 riguardano proprio la gamma di prodotti e il trend tecnologico del momento, cioè l’intelligenza artificiale. Da metà gennaio sarà disponibile una gamma di ETF, particolarmente popolari per le loro commissioni ridotte, con un meccanismo di scelta improntato alla semplicità (lo scopriremo nelle prossime settimane). L’idea è proporre un meccanismo di consulenza facile e accessibile, combinando supporto umano e tecnologia.
Sarà rafforzata anche l’offerta di prestiti e carte di credito: nell’ultimo anno il volume dell’erogato è cresciuto di otto volte e sono stati attivati 1.800 mutui.
«Vogliamo crescere non solo in termini numerici, ma anche accompagnare in modo più completo la vita finanziaria di chi ci ha già scelto. Vogliamo diventare la loro banca principale» – ha affermato Walter Rizzi, Responsabile della banca digitale di BBVA in Italia, ricordando che a oggi il 31% degli italiani ha un conto digitale, contro il 66% che sarebbe propenso a operare con una banca online.
Ampi spazi di crescita, dunque, soprattutto tenendo presente che attualmente solo l’8% utilizza come conto principale quello digitale.
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E uscire dalla definizione di “banca secondaria”, dedicata magari al trading o alle spese accessorie, è un po’ la storica sfida di tutti i player digitali, banche o neobanche che siano.
BBVA ci sta provando puntando su commissioni zero, remunerazione della liquidità e un catalogo di prodotti completo, da banca universale. Pur con un’esperienza interamente online, in cui sta per entrare prepotentemente l’intelligenza artificiale.
Nei prossimi mesi sarà, innanzitutto, integrata in-app una funzionalità di AI conversazionale, alternativa al customer service. Ma a Milano è stato anche presentato il prototipo di app conversazionale, integrata con ChatGPT, sviluppata insieme a openAI per i mercati italiano e tedesco.
Questa prima versione risponde a richieste di informazioni sui prodotti e i servizi della banca nei due Paesi. Ma l’intenzione, in futuro, è farne un assistente digitale a disposizione dei clienti, con istruzioni chiare e conversazionali adatte a prendere decisioni anche complesse.
La versione finale dell’app di BBVA sarà disponibile sull’App Store di OpenAI. La versione europea dello store non è ancora attiva, ma OpenAI prevede di lanciarla a breve e fornirà ulteriori dettagli sulla procedura di invio e revisione delle app entro la fine dell’anno.
