Banco BPM ha acquisito una partecipazione azionaria pari al 5% del capitale sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena.
L’operazione rientra all’interno di una procedura di accelerated bookbuilding offering promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha permesso nel complesso di vendere il 15% del capitale sociale di Banca MPS per 1,1 miliardi, scendendo all11,7%, in accordo a quanto richiesto da Bruxelles.
Obiettivo: la crescita di Anima
Nel dettaglio, l'acquisizione della partecipazione in MPS da parte di Banco BPM si inserisce nel contesto più ampio dell’offerta pubblica di acquisto volontaria (OPA) sulla totalità delle azioni di Anima Holding (Anima) annunciata da Banco BPM lo scorso 6 novembre, ed è coerente con la strategia del gruppo di rafforzamento delle proprie fabbriche prodotto.
MPS è infatti il primo distributore di prodotti del gruppo Anima, dopo Banco BPM, e rappresenta un partner strategico per la crescita futura di Anima e delle sue controllate.
Tuttavia, Banco BPM non intende presentare alle autorità competenti le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia del 10%; il Gruppo rimane focalizzato sugli obiettivi del piano 2023/26, confermando la propria strategia stand alone.
Inoltre, Anima è salita al 9% del capitale sociale di MPS, acquisendone un ulteriore 3%, mentre il restante 7% è ripartito equamente tra Caltagirone e Delfin (holding di Del Vecchio).
Gli effetti post acquisizione
L'operazione ha un impatto sul CET1 ratio di Banco BPM al 30 settembre 2024 pari a -9 bps e non influirà sulla politica di distribuzione esistente.
Sulla base delle ultime stime di consensus di MPS, l’investimento genererà un rendimento annuo del 14% circa sotto forma di dividendi, con un impatto positivo sull’utile per azione pari a circa il 2,5%.