Il CdA di Banca Progetto è stato convocato in via straordinaria alla presenza del Collegio Sindacale e dell’Organismo di Vigilanza per discutere del Decreto notificato lo scorso 24 ottobre relativo alla misura di amministrazione giudiziaria applicata alla Banca, ai sensi dell’art. 34 del Decreto legislativo 159/2011, dal Tribunale di Milano.
È stato invitato a partecipare alla riunione il Dottor Donato Maria Pezzuto, nominato dal Tribunale Amministratore Giudiziario.
La riunione
Nel corso della riunione, il Consiglio ha esaminato i contenuti del Decreto e le ragioni che hanno dato luogo all’applicazione della misura.
Ha altresì assicurato la massima collaborazione al Dottor Pezzuto, che affiancherà le strutture e gli organi della Banca con l’obbiettivo di verificare l’adeguatezza dei presidi organizzativi e dei controlli interni e di proporre soluzioni correttive in relazione a eventuali ambiti di criticità rilevati.
La task force
L’Amministratore Delegato Paolo Fiorentino ha informato il Consiglio delle misure che la Banca ha attivato al fine di contribuire al processo di verifica in atto e, in particolare, la costituzione di una task force, formata da risorse interne e da consulenti esterni, per analizzare e gestire:
- gli aspetti regolamentari e di vigilanza, sui quali ha coinvolto il Prof. Francesco Carbonetti;
- la verifica degli strumenti, delle procedure interne e delle singole posizioni citate dal decreto. Per questa attività, che si aggiunge all’analisi già in corso dell’Internal Audit, la Banca si avvarrà di PWC, primaria società di consulenza indipendente, che opererà a stretto contatto con il Dottor Pezzuto;
- gli aspetti giuridici e processuali legati alla misura adottata, per i quali sono stati incaricati gli Avvocati Grazia Volo e Giacomo Fenoglio.
Il ruolo dell’Amministratore Giudiziario
Infine, Pezzuto è intervenuto nella discussione per chiarire:
- che il provvedimento del Tribunale gli ha attribuito, in qualità di amministratore giudiziario, un ruolo di verifica dei sistemi di controllo della Banca in affiancamento agli organi e strutture interne, che non comporta l’esercizio di poteri di gestione;
- che la Banca continuerà a operare attraverso i propri organi e le proprie strutture, i cui poteri rimangono invariati;
- che è suo interesse, in quanto nominato a tutela della Banca, collaborare con i suoi rappresentanti per preservare la piena operatività della stessa.
Infine, il Dottor Pezzuto, ha manifestato la sua disponibilità a supportare gli Organi Sociali per chiarire a tutti gli stakeholder gli effettivi contorni e le implicazioni del provvedimento del Tribunale di Milano.
Cosa è accaduto?
Lo scorso 24 ottobre Banca Progetto SpA ha comunicato, anche con riferimento alle notizie di stampa diffuse in quella data, che l’istituto non è commissariato e che né la Banca, né i suoi esponenti e dipendenti, sono oggetto di indagine.
Banca Progetto ha inteso, quindi, rassicurare i propri clienti e stakeholders che continuerà a operare in modo del tutto ordinario attraverso i propri organi e strutture interne.
Nell’ambito di un procedimento penale che non riguarda la Banca, il provvedimento è stato emesso in relazione ad asserite carenze istruttorie di 9 pratiche di finanziamenti (di cui 5 in sofferenza) su circa 40.000 in essere, e ha l’obiettivo di verificare, attraverso la nomina del dr. Donato Maria Pezzuto che si affiancherà alle strutture della Banca, l’adeguatezza dei presidi organizzativi e di controllo interni. Nessun onere gestionale, quindi.
I nominativi di cui si fa riferimento nei documenti della procura non sono presenti nei sistemi della banca. La Banca ha altresì comunicato che lavorerà con la Procura e si conferma estranea alla vicenda, ribadendo che non c'è alcun commissariamento.
La vicenda nasce dal fatto che questa mattina l'ADN Kronos ha riportato che la Guardia di Finanza di Milano avrebbe sottoposto ad amministrazione giudiziaria Banca Progetto.