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Banca Progetto e il FinTech: quanta tecnologia per il credit management

Banca Progetto e il FinTech: quanta tecnologia per il credit management

Cuore tecnologico, animo umano. La gestione del credito in Banca Progetto fonde le competenze dell’analisi con l’efficienza portata dalla innovazione tecnologica, in particolare grazie alle partnership strette in questi anni con le realtà FinTech. «La tecnologia è il pilastro fondante su cui appoggiare l’intera filiera della gestione del credito – afferma Roberto Russo, Chief Risk Officer di Banca Progetto –, già dall’origination, fino alle successive fasi del ciclo di vita del credito. Manteniamo la nostra anima “artigianale” nella fase di valutazione, innovando grazie alla tecnologia su tutto quello che riguarda il processo, la disponibilità delle informazioni, l’efficienza operativa, i controlli».

Nuovi criteri per il rischio di credito

«Lavoriamo a tutti i livelli della filiera creditizia, dalla fase di origination commerciale che, attraverso una relazione stabile e trasparente con i nostri partner commerciali, deve allineare il nostro appetito al rischio con le aspettative della clientela, alla fase di “scrutinio” del merito creditizio, per rendere coerente le nostre politiche del credito alla sostenibilità del debito nel tempo e, infine – racconta Russo –, alla fase di monitoraggio che, per una banca come la nostra, posizionata sul segmento medio-lungo, costituisce la leva per la corretta gestione del portafoglio e la conoscenza continua della clientela, in un’ottica di approccio “attivo” sugli impieghi creditizi e protezione nel continuo della qualità dell’esposizione e del costo del rischio». A settembre dello scorso anno, Banca Progetto ha infatti guardato al FinTech per adottare nuovi metodi di valutazione e gestione del credit risk. «Abbiamo stretto una partnership con modefinance, società FinTech nonché agenzia di rating specializzata nella valutazione del rischio di credito, che ci fornisce supporto nelle attività di pre-screening e analisi del rischio per erogare credito alle PMI – continua Russo. Abbiamo realizzato una piattaforma web modulare, a supporto della valutazione del rischio della controparte che, nello sfruttare tecnologie evolute di data science, definisce un framework di analisi del credito basato sui fondamentali per ogni diverso settore industriale, consentendo una migliore comprensione dei punti di forza e di debolezza delle imprese grazie all’utilizzo di strumenti sofisticati di data mining e delle conoscenze maturate nell’analisi finanziaria. Si tratta di processi che hanno rivestito una rilevanza ancora maggiore durante la pandemia, per via della forte necessità di liquidità delle PMI italiane che Banca Progetto ha continuato a sostenere anche nelle fasi più difficili di questa crisi».

Velocità di execution

Il risultato è che la messa a sistema di tutte le informazioni disponibili consente di focalizzare l’attività di istruttoria creditizia sugli elementi qualificanti per la comprensione del modello di business e del profilo di rischio della clientela, minimizzando i tempi di raccolta e verifica dei dati, con livelli di servizio al cliente totalmente alternativi in termini di velocità di risposta.

L’appoggio del CRM

E l’efficienza della valutazione del credito è ancora maggiore grazie alla integrazione di questa soluzione con il CRM evoluto dedicato alle PMI e supportato dalla piattaforma Salesforce, incrementando così anche il coinvolgimento e la fidelizzazione del portafoglio clienti e partner con strumenti personalizzabili.

FinTech anche per la supply chain finance

Altro fronte di innovazione nella gestione del credito per il target PMI riguarda l’efficientamento delle soluzioni di supply chain finance. Entrata nel vivo proprio a marzo di quest’anno: la Banca ha infatti trovato l’appoggio di una realtà già consolidata sul mercato italiano, ovvero la FinTech FinDynamic, con la quale ha condotto precedentemente un progetto pilota. «L’obiettivo è consentire alle aziende clienti della banca di ricevere un finanziamento garantito da MCC/SACE, da utilizzare poi per sostenere i fornitori attraverso la piattaforma di FinDynamic che, grazie al dynamic discounting, permette di richiedere l’incasso anticipato delle fatture prima della data di scadenza a fronte di uno sconto che varia in base ai giorni di anticipo – interviene Giuseppe Pignatelli, Responsabile della Divisione Imprese di Banca Progetto. D’altronde, crediamo molto nelle possibilità che il mondo open banking offre. E stiamo lavorando per estendere il concetto anche al mondo PMI per fornire ulteriori strumenti ai nostri analisti e creare nuovi e innovativi prodotti di credito per le imprese».

L’instant lending democratico

Spostiamo ora l’attenzione sulla gestione del credito in ambito B2C. E anche qui c’è lo zampino del FinTech: alleato nello sviluppo di CREAM, una soluzione innovativa per la valutazione e l’erogazione di instant lending ai privati, per ticket ridotti. Punto distintivo di questa offerta di credito è il principio di inclusività: età, provenienza, territorialità non sono più fattori decisivi, tanto da essere sostituiti dalle abitudini di spesa e dall’andamento dei rapporti tra entrate e uscite. «Ci stiamo lavorando con gli amici di faire.ai – conclude Russo. La soluzione permetterà di innovare profondamente la logica della valutazione del credito, affiancando criteri alternativi analitici, basati sulle reali e osservate abitudini finanziarie del cliente, agli strumenti classici di controllo del merito creditizio (es. inquiry SIC). Il principio fondante è naturalmente l’open banking: la PSD2 ha infatti messo nelle mani delle banche e in quello dei TPP uno strumento potente ancora non pienamente sfruttato. Ma grazie alla categorizzazione delle spese, unita ad algoritmi di machine learning, riusciamo a condurre una profilazione della clientela molto più accurata rispetto a una semplice inquiry a una banca dati. Stiamo per dare il via alla fase pilota, in cui abbiamo ipotizzato circa 20mila richieste di micro-credito».

ANCHE LA SICUREZZA PARTE DAL FINTECH

Banca Progetto, dopo aver adottato un approccio cloud-first per il proprio business (grazie alla partnership con Amazon Web Services per l’esternalizzazione dell’infrastruttura), ha avviato una collaborazione con S2E Solutions to Enterprises, società di consulenza in ambito business e technology innovation, che offre servizi di Security Advisory, progettazione SOC, sicurezza industriale, ethical hacking ed eDiscovery. Con S2E, Banca Progetto ha quindi incrementato i livelli di sicurezza della propria infrastruttura. Grazie a questa partnership, la Banca può portare maggiore efficienza in diverse aree tra le quali: l’attività di gestione delle funzionalità di sicurezza legate all’infrastruttura IT (rete, sistemi e applicazioni) sia fisica sia in cloud; l’infrastruttura IT e la sua sicurezza vengono monitorate in tempo reale al fine di individuare tempestivamente tentativi di intrusione, di attacco o di misuse dei sistemi; i servizi finalizzati a migliorare il livello di protezione dell’organizzazione (Security assessments, vulnerability assessments, early warning, security awareness).

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di aprile 2021 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop