Attività ad alta redditività, partnership e crescita esterna, private as a Service e valore delle persone.
Sono gli assi strategici contenuti nelle Linee Guida su cui definire il Piano Industriale 2024-26 di Banca Profilo, recepite dalla Capogruppo Arepo BP.
Il Piano sarà redatto entro la fine del 2023. E terrà conto della necessità di sviluppare il modello di servizio alla luce dei bisogni emergenti dei clienti e di un contesto competitivo in forte evoluzione.
I quattro pilastri
Un primo focus riguarda le attività distintive ad alta redditività: oltre a nicchie consolidate, come il private market nel private banking, le operazioni strutturate di corporate finance in investment banking e le strategie market neutral in finanza, si esploreranno altri target.
Tra questi, prodotti alternativi semi-liquidi, prodotti legati all’intelligenza artificiale e alla trasformazione energetica, il settore assicurativo danni per private e imprese, il lending secured strutturato e i “servizi tecnologici distintivi”.
Secondo focus: le partnership e la crescita esterna in Italia e all’estero. Banca Profilo dovrebbe guardare ad accordi e acquisizioni di operatori “contigui” alle attuali aree di business, con particolare riferimento a private banking e fintech.
In particolare, si guarda all’acquisizione di una fabbrica prodotti di asset management, con focus sugli alternativi; all’esportazione del modello di business su altri mercati; allo sviluppo di partecipazioni fintech strategiche alla vendita di servizi di investimento con il modello BaaS.
Terzo focus: sviluppare il concetto di B2B2C per costruire un’offerta di private & investment banking “as a Service”, facendo leva sulle competenze acquisite in ambito fintech. Banca Profilo andrebbe così a offrire questi servizi specialistici ad altri operatori bancari appunto “as a Service”, utilizzando l’open banking e risparmiando alle banche partner importanti investimenti in persone e competenze.
Quarto: People Care. E qui l’accento torna sulla capacità di attrarre e mantenere i talenti, con le corrette azioni in termini di crescita professionale e di remunerazione.
Il piano di trasformazione digitale
A sostegno del piano, una strategia di trasformazione digitale che accoglie anche le ultime novità tecnologiche. La spinta ulteriore sulla semplificazione dei processi front-to-back, con l’obiettivo di snellire il customer journey e migliorare la user experience, si accompagna a un’evoluzione del modello operativo che disaccoppia i sistemi legacy nell’erogazione di prodotti e servizi, facendo al contempo leva sulle potenzialità dell’open banking.
Si lavorerà anche sul fronte dei dati, valorizzando l’architettura interna per accelerare i processi decisionali e facilitare le analisi, ma anche combinando robotica, AI e business process management per digitalizzare a pieno i processi operativi.
E, naturalmente, si conferma l’attenzione alla cybersecurity e al controllo dei rischi operativi.
Le linee guida tradotte in obiettivi
In termini di obiettivi, Banca Profilo punterà a:
- aumentare le dimensioni di Private & Investment Banking, per ottimizzarne la redditività;
- consolidare la capacità reddituale a bassa volatilità sviluppata dalla Finanza;
- rafforzare gli investimenti effettuati nel fintech, guardando a AI e asset digitali;
- aumentare la remunerazione degli azionisti puntando a solidità e redditività.
Gli obiettivi nel Private Banking e Wealth Management
Per PB e WM, l’obiettivo di raggiungere la massa critica e la maggiore redditività delle masse passerà dalla crescita organica, con l’inserimento di banker e la focalizzazione del target di clientela su HNWI, professional e family office.
La gamma di servizi e prodotti sarà ampliata a soluzioni semi-liquide, prodotti assicurativi vita e danni, certificati, prodotti legati alla trasformazione energetica e digital asset. Sarà anche sviluppata un’offerta ESG, in particolare nel segmento dei private market e sui prodotti a impatto.
Sarà creato un servizio di consulenza globale di portafoglio, allargando lo scope dei prodotti inclusi e con l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale. E, in generale, la user experience della clientela sarà migliorata, rafforzando le strutture e le tecnologie di operation.
Gli obiettivi della Digital Bank
Nell’ambito del banking digitale, per la crescita dei ricavi si guarda allo sviluppo di prodotti innovativi di raccolta diretta, inclusi certificati e depositi strutturati. Previsti anche servizi “a valore aggiunto e social”.
La tecnologia giocherà un ruolo importante per innovare i processi ed efficientare i presidi di controllo, anticipando evoluzioni normative quali DORA e PSD3.
Ulteriore ambito di lavoro è lo scouting di soluzioni tecnologiche basate su AI generativa, unitamente all’ulteriore automatizzazione e digitalizzazione delle modalità di fruizione dei prodotti tradizionali.
Gli obiettivi nell’Investment Banking
Il progetto One Stop Bank passerà dallo sviluppo di una piattaforma per offrire allo small e mid-corporate italiano una soluzione alle esigenze di business development, usando strumenti di Capital Market, M&A, direct lending, private equity e risk management.
Nel dettaglio, la Banca vuole ampliare la gamma di servizi con attività di Strategic Equity (investimento diretto e indiretto in operazioni pre-IPO e private investment), potenziare la capacità di placement equity e debito nei mercati esteri, rafforzare l’attività di lending.
Gli obiettivi nella Finanza
Il consolidamento dell’attività passa dallo sviluppo dell’intermediazione, con l’allargamento delle asset class agli ETF; dal consolidamento del trading obbligazionario e azionario, con concentrazione sul market making; dal mantenimento della redditività da banking book; dallo sviluppo delle sinergie con le altre Divisioni del Gruppo, con l’emissione di certificates e depositi strutturati per i clienti di Private Banking e della Digital Bank.