OBIETTIVI AL 2028

Credito, fondi etici e nuovo core banking: i pilastri del Piano Strategico di Banca Etica

i pilastri del Piano Strategico di Banca Etica

Erogare sempre più credito alle imprese, aumentare la raccolta tramite i fondi etici e migliorare la produttività grazie a un nuovo Core Banking System.

Sono i principali obiettivi del Gruppo Banca Etica per i prossimi anni, delineati all’interno del Piano Strategico 2025-2028.

Il credito crescerà dell’8% annuo

Fra i traguardi illustrati dal Piano, compare quello relativo alla erogazione del credito alle imprese: con un ritmo di crescita dell’8% annuo, il gruppo prevede di aumentare le erogazioni del 35% in 4 anni.

Un impegno particolarmente sentito dalla Banca, che vuole distinguersi su un mercato caratterizzato da un forte credit crunch (negli ultimi 4 anni, il sistema bancario italiano ha visto un calo delle erogazioni nei confronti delle imprese dell’1,3% annuo, NdR).

In particolare, il Gruppo si concentrerà sul credito destinato a finalità sociali (+33% al 2028) e ambientali (+34% al 2028).

Fondi etici: tra nuova raccolta e l’integrazione di IMPact

Al fianco del credito, il Gruppo pone la raccolta in fondi etici.

La previsione è di una crescita del 36% dal 2025 al 2028, spinta da un nuovo modello di gestione, dall’arricchimento dell’offerta di fondi comuni di investimento etici, dall’ampliamento della rete. Inoltre, i fondi etici saranno collocati anche in Spagna, attraverso Fiare Banca Etica.

Particolarmente rilevante, in questo contesto, è l’indipendenza del gruppo, che verrà rafforzata grazie alla integrazione di una nuova società di gestione del risparmio: ovvero IMPact Sgr, la cui acquisizione è stata annunciata a inizio anno e su cui si attende il completamento dell’iter autorizzativo da parte di Banca d’Italia.

La Sgr prenderà in carico la gestione dei fondi di Etica Sgr, fino a oggi in mano di Anima Sgr ma, considerando gli investimenti previsti e la riduzione dei tassi di mercato, la società di gestione del risparmio di Banca Etica ipotizza già un calo degli utili per il prossimo biennio. Per poi tornare a crescere dal 2027.

Nuovo core banking e risorse per la produttività

Oltre all’accesso al credito e alla raccolta tramite fondi etici, il documento programmatico del Gruppo mette in primo piano anche una strategia per migliorare i servizi e le tecnologie partendo dalla integrazione di un nuovo sistema di core banking.

L’obiettivo di questo ammodernamento è rendere la banca più efficiente, compliant e produttiva. Di fatti, la previsione è di incrementare del 12% in questi quattro anni la produttività, facendo leva sugli investimenti in risorse umane già condotti nel quadriennio precedente e sulla definitiva messa a regime del Core Banking System, con l’ambizione di aumentare masse e clienti del 20%.

Per raggiungere questo traguardo, il Gruppo Banca Etica è pronto a dispiegare strumenti di intelligenza artificiale, da affiancare però a una serrata macchina di controllo per presidiare gli eventuali rischi etici collegati a queste tecnologie in tema di trasparenza e inclusione.

Il piano iberico

Banca Etica, infine, è presente in Spagna, con 4mila soci, una filiale a Bilbao e uffici a Madrid e Barcellona. Qui, il piano strategico prevede l’evoluzione verso un modello organizzativo proprio per ampliare i servizi dedicati ai privati.

«Mentre l’Europa cerca una via per reagire alla violenza delle guerre in corso e agli annunci shock che arrivano dagli USA tra dazi e disimpegno dal contrasto al cambiamento climatico e dalle politiche di inclusione, il Gruppo Banca Etica ribadisce il suo posizionamento radicale per una finanza che rifiuta di investire in armi e in fonti fossili e che persegue la lotta alle disuguaglianze. Lo facciamo forti dei risultati dei primi 25 anni di attività e determinati a rafforzare il nostro ruolo di finanza trasformativa attraverso le alleanze nazionali e internazionali e la nostra funzione di supporto e stimolo ai soggetti che operano per il bene comune, organizzazioni del terzo settore e dell'economia sociale. Continueremo a promuovere il ruolo della finanza cooperativa e popolare attraverso tutte le realtà del Gruppo quale modello in grado di assicurare una governance trasparente e collettiva», ha commentato Anna Fasano, Presidente di Banca Etica.