Le recenti discussioni istituzionali sulla creazione di un database unico a livello europeo destinato a contenere dati e informazioni pubbliche emesse da imprese con un particolare focus sul profilo ESG, a sostegno degli investitori (Joint Declaration 2023-24), sono solo uno tra i più recenti sforzi messi in atto da autorità e associazioni rappresentative per favorire la crescita della finanza sostenibile, quale motore dello sviluppo sostenibile.
A tale obiettivo gli operatori del mercato hanno aderito con decisione: dagli ultimi dati IMF (Climate Finance Monitor, del Febbraio 2023), dal 2010 al 2022 l’emissione o concessione di debito “sostenibile” (green loan, sustainability-linked loan, green bond, etc) è passata da pochi miliardi a circa 1,5 trilioni di dollari nel 2022, con l’Europa che ha contribuito per circa il 45% all’origination delle operazioni.
Prassi e standard di mercato
Tali numeri rappresentano anche il risultato di processi di definizione di prassi e standard di mercato al fine di dare il necessario comfort e favorire lo sviluppo del mercato del debito sostenibile.
Tra i primi in tal senso, si annoverano il c.d. “Regolamento Tassonomia” (Regolamento (UE) 2020/852, e relativi atti delegati), che ha introdotto linee guida per l’individuazione delle caratteristiche dei progetti finanziati, e, sul mercato dei loan, i green loan principles (GLP), principi (non vincolanti, pur ampiamente seguiti nel mercato di riferimento) pubblicati per la prima volta nel 2018 dall’LMA e dall’LSTA sulla scorta dell’esperienza dei green bond principles dell’ICMA.
Cosa è il green loan?
I GLP riguardano i c.d. “green loan”: con tale termine si intende un finanziamento destinato in cui, a differenza di altre tipologie di linea lo scopo è precipuamente il finanziamento diretto di un progetto con caratteristiche di sostenibilità ambientale.
L’ultimo aggiornamento dei GLP è stato pubblicato il 23 febbraio 2023 (GLP 2023).
Quali sono le novità introdotte dal GLP 2023
Il presente contributo si propone proprio di illustrare, in estrema sintesi, le principali novità dei GLP 2023 rispetto alla precedente versione del 2021.
Anzitutto, scompaiono nei GLP 2023 i riferimenti ai “Green Bond Principle” dell’ICMA. Viene così sancita l’autonomia del framework LMA rispetto a quello ICMA e valorizzata la specificità del mercato dei green loan.
I GLP 2023 specificano ora, ai fini della classificazione di una linea di credito come “green loan”, che, in presenza di progetti aventi benefici misti sociali e ambientali, la classificazione finale dovrà essere determinata dal prenditore sulla base dell’obiettivo prevalente (e quindi, dei benefici ultimi) del progetto finanziato.
I GLP 2023 inoltre prevedono che l’impiego dei proventi della linea dovrà essere attestato dal prenditore attraverso specifiche procedure interne (si parla di “formal internal process”).
La valutazione dei progetti sostenibili
Circa i criteri di definizione dei progetti sostenibili, i GLP 2023 fanno ora specifico riferimento alle iniziative nazionali e internazionali inerenti a tassonomie e nomenclature (quali il Regolamento Tassonomia in precedenza citato) come strumenti di supporto per le valutazioni di green eligibility, salva comunque la discrezionalità di ciascun soggetto l’opportunità di allinearsi o meno a tali standard e di scegliere quello ritenuto più consono; discrezionalità che, evidentemente, sarà condizionata dal contesto normativo di riferimento del prenditore, dell’intermediario e del progetto: ad esempio, nell’Unione Europea, avendo il c.d. “Regolamento Tassonomia” (Regolamento (UE) 2020/852) forza di legge, lo stesso costituisce il riferimento normativamente obbligato a livello europeo per la disciplina della tassonomia ambientale.
Green facilities principles
Con i GLP 2023, l’applicabilità dei GLP viene inoltre estesa dai soli prestiti per cassa anche al credito di firma e al credito documentario (“contingent facilities such as bonding lines, guarantee lines or letters of credit”), sicché l’uso del termine “green loan” diventa quasi riduttivo mentre potrebbe più correttamente parlarsi di “green facilities principles”.
La modifica tiene evidentemente conto del diffondersi sul mercato del debito di prodotti di credito di firma (quali, sul mercato italiano, ad esempio, le Garanzie Green emesse da SACE S.p.A.), stand alone o ancillari a finanziamenti per cassa, finalizzati e strutturati rispetto al sostegno finanziario di progetti “green”.
Nonostante tale ampliamento, i GLP, proprio in virtù della specifica caratteristica dei green loan, ovverosia l’allocazione dei proventi della linea ad uno specifico progetto green, continuano a prescrivere in termini generali il necessario accredito dei proventi del finanziamento su un conto dedicato (separate account): principio che si rivela di non facile applicazione pratica, data l’assenza di meccaniche di erogazione, alle linee di credito di firma; la declinazione pratica di tale prescrizione viene quindi demandata agli operatori sulla scorta del principio dell’applicazione mutatis mutandis richiamato dai GLP 2023.
Vengono poi ulteriormente rafforzate le linee guida in materia di compliance review: i GLP 2023 suggeriscono infatti, specialmente in situazioni di assenza/carenza di expertise specifica a disposizione del beneficiario, la nomina di un esperto esterno a supporto della verifica di conformità ai GLP anche considerando le specifiche linee guida predisposte in materia dall’LMA in materia (le Guidelines for Green, Social and Sustainability-Linked Loans External Reviews).
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di luglio/agosto 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.