Banca Marche ha conseguito nei primi sei mesi del 2012 un utile netto di 42,7 milioni di euro, in calo del 19,1% rispetto alla prima metà del 2011: un calo dovuto in gran parte ai 73 milioni di euro di rettifiche nette, il 76,5% in più rispetto alla semestrale 2011
Il margine di intermediazione lordo raggiunge i 318,6 milioni di euro, mentre il risultato della gestione finanziaria (243 milioni, -2,6%) risente appunto dell’aumento delle rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti. L’utile ante imposte è quindi diminuito del 14%, attestandosi a 74,4 milioni di euro. Il Cost Income Ratio si riduce al 55,5% (rispetto al 60,3% di giugno 2011) mentre il Roe su base annua è pari al 6,9% (contro l’8,3% dell’anno precedente).
Segno negativo anche per la raccolta: -8,9% a/a a 18.468 milioni di euro, con un -1,8% per la raccolta indiretta e un calo più marcato (-10,7%) per quella diretta, riconducibile al minor ricorso a forme di provvista istituzionale, mentre la sola raccolta retail è cresciuta del 2,2% nell’ultimo semestre. Crescono, dell’1,8% su base semestrale, anche gli impieghi verso la clientela, pari a 17.679 milioni di euro.
Il Total Capital ratio risulta pari al 13,22%, mentre il Tier 1 ratio è al 9,70%.
Segno negativo anche per la raccolta: -8,9% a/a a 18.468 milioni di euro, con un -1,8% per la raccolta indiretta e un calo più marcato (-10,7%) per quella diretta, riconducibile al minor ricorso a forme di provvista istituzionale, mentre la sola raccolta retail è cresciuta del 2,2% nell’ultimo semestre. Crescono, dell’1,8% su base semestrale, anche gli impieghi verso la clientela, pari a 17.679 milioni di euro.
Il Total Capital ratio risulta pari al 13,22%, mentre il Tier 1 ratio è al 9,70%.
