Nel mese di ottobre, in occasione della decima edizione del Green Globe Banking Award, Banca Interprovinciale ha ricevuto l’Attestato di Distinzione “per la qualità del lavoro presentato in relazione alle iniziative aziendali volte alla tutela dell’ambiente e alla diffusione della cultura della sostenibilità”. Basterebbe questo riconoscimento per comprendere l’impegno della banca nelle tematiche relative agli impatti ambientali. Ma c’è ben di più: dialogando con il Direttore Generale Alessandro Gennari si capisce che vi sono scelte strutturali e di approccio al business che rendono diversa questa banca, che opera sul territorio emiliano con le sue sei filiali di Modena (1 e 2), Bologna, Casalecchio di Reno, Vignola e Formigine. Tre i filoni green che sono stati identificati, in realtà tutti interconnessi tra loro e indicati sotto il cappello “missione verde”: le soluzioni ecosostenibili, la dematerializzazione dei documenti, l’educazione al riciclo in sinergia con le onlusSoluzioni ecosostenibili
Si parte con la filiale: ogni qualvolta viene aperta una nuova sede (la prossima inaugurazione avverrà nel 2017), la banca fa in modo di scegliere fornitori che condividano gli stessi criteri di rispetto della sostenibilità, ossia che usino materiali coerenti con la filosofia green. Dal recupero delle acque reflue, alle lampadine a risparmio energetico, alla scelta di vetrate e spazi luminosi, tutto viene studiato, appena possibile, perché la sostenibilità sia massima. «Si badi – spiega il Direttore Generale Alessandro Gennari – non stiamo parlando solo di un’attenzione all’impatto economico delle scelte. Si tratta di un fatto educativo, sia per noi, che per i clienti, che verso l’esterno. Ogni nostra scelta viene effettuata sulla base di un criterio per noi fondamentale: avere il cliente come protagonista. Ecco perché, per esempio, le filiali non sono di stampo classico, non hanno, cioè, all’ingresso, il grande bancone. Lo spazio maggiore viene infatti dedicato proprio ai clienti, in una logica di accoglienza. È vero che un domani la clientela transiterà sempre meno per le filiali, ma è altresì vero che le scelte finanziariamente di rilievo è presumibile ritenere verranno sempre effettuate con il supporto dell’operatore. Anche il contatto umano, nella nostra filosofia, fa parte della logica green: la spersonalizzazione non è di nostro interesse».

C’era una volta la carta
Banca Interprovinciale è giovane (nasce nel 2009) e dinamica. Questo dinamismo le ha consentito, da subito, di ragionare in ottica di dematerializzazione. Il processo ha seguito diversi step: inizialmente sono state dematerializzate le contabili allo sportello, attraverso la firma su tablet, tre anni fa circa. Successivamente, sono stati digitalizzati i contratti (come l’apertura del conto corrente). «Al momento, stiamo digitalizzando tutti i fascicoli a oggi creati su cartaceo, come l’apertura dei conti o il deposito titoli, che risalgono dalla fondazione della banca a un anno fa». Le scelte sono state intraprese coinvolgendo tutti i settori della banca, e il consiglio d’amministrazione ha dato il primo esempio: «Anche il CdA lavora in modo “digitalizzato”, infatti le pratiche che è chiamato a valutare vengono visionate su tablet. Inoltre, la banca utilizza gli strumenti di collaboration che consentono di svolgere riunioni tra più sedi senza che il personale si debba obbligatoriamente spostare sul territorio. Certo, permangono situazioni e tematiche che necessitano di incontri di persona, ma il supporto della tecnologia è ormai fondamentale per una gestione snella ed efficace della banca».
Il progetto di cultura ecosostenibile
Dematerializzando tutte le funzioni, la banca ha ricavato fondi per regalare la bicicletta green personalizzata a chi si impegna per migliorare il territorio: il terzo settore. Banca Interprovinciale ha voluto legarsi alle onlus attive nelle provincie di riferimento, ingaggiandole con un’iniziativa anche su Facebook. Attraverso la pagina dell’istituto, Associazioni, Cooperative, Organizzazioni Non Governative, Polisportive e Onlus - ossia le realtà impegnate nella promozione della cultura, nella solidarietà e nella condivisione – sono invitate a lasciare un commento o una frase a sostegno dell’impegno “green”, del riciclo e del risparmio energetico. Alle frasi più belle e significative viene omaggiata la “bicicletta verde”. «Già 200 mezzi sono stati consegnati. Si tratta di biciclette di valore, perché desideriamo che le tematiche green non siano percepite come lontane dalla qualità e dalla serietà». L’attività di sostegno al territorio comprende anche la collaborazione con la onlus Rock no War!, associazione di volontariato di Formigine: con questa struttura, Banca Interprovinciale ha per esempio contribuito alla costruzione, nelle zone dei sisma del 2012 in terra emiliana, della prima scuola materna a Medolla (valore due milioni di euro). «La serietà, la trasparenza, la coerenza, tutto fa parte della logica green che sosteniamo – precisa il Direttore Generale – non dimentichiamo, tra l’altro, che proprio il verde è il nostro colore aziendale. Siamo percepiti come banca “simpatica” anche perché manteniamo un low profile: poca comunicazione generalista, ma fatti concreti. I risultati economici, in un periodo di forte turbolenza per il sistema bancario, ci stanno premiando; possiamo affermare che siamo profittevoli anche perché siamo trasparenti e leali nei confronti degli stakeholder che percepiscono questo nostro impegno alla chiarezza».
In dialogo con i clienti
Tutte le iniziative green vengono comunicate sia internamente che esternamente alla banca, innanzitutto attraverso il sito web, più smart e originale rispetto ai classici siti istituzionali. La banca è anche molto attiva sui Social (LinkedIn, Twitter, YouTube) e su Facebook in particolare: qui vengono raccontate sia le iniziative che riguardano la vita della banca, sia gli scenari relativi al mondo bancario e alla sostenibilità ambientale in generale. A disposizione dei clienti è anche una newsletter informativa.
PICCOLI IN CRESCITA
Il bilancio 2015 è stato connotato da una raccolta diretta di 400 milioni, prestiti alla clientela per 222 milioni (+ 27%), con un utile netto pari a 4,5 milioni. Nel 2017 Banca Interprovinciale continuerà a crescere, anche grazie all’acquisizione di Banca Emilveneta avvenuta nello scorso mese di luglio.