I due gruppi annunciano la fine delle trattative iniziate ad aprile per l’ingresso di Barents RE nel capitale di Banca del Fucino.
Come si legge in una nota, "dopo diversi mesi di analisi e incontri seguiti alla firma del MoU di aprile 2018, nell’ultimo periodo sono maturate divergenze sui piani futuri della banca che hanno spinto le parti a interrompere definitivamente le trattative“.
“Dopo la chiusura definitiva della trattativa con Barents“, si legge in un'altra nota, "Banca del Fucino si è avviata verso la valutazione dei termini per l’ingresso nel capitale di nuovi investitori istituzionali, che a oggi è in fase avanzata. In parallelo la banca sta definendo con un altro soggetto un’operazione di deconsolidamento integrale del proprio portafoglio crediti deteriorati (NPE).
“In tale contesto gli attuali azionisti supporteranno ancora la banca nel suo percorso di crescita per garantire lo storico rapporto fiduciario con la clientela nelle aree dove l’Istituto opera“, conclude la nota.
«Sono certo - dichiara Alessandro Poma Murialdo, Presidente di Banca del Fucino - di poter costruire anche in futuro un percorso di sviluppo importante per la banca fondata dalla mia famiglia. Questo grazie al contributo essenziale che l’intera organizzazione di Banca del Fucino ha sempre dimostrato e saputo dare, in particolare negli ultimi mesi. Il lavoro svolto sino ad oggi sarà alla base del progetto di ulteriore crescita che ci stiamo avviando ad intraprendere».
