Educazione finanziaria in Italia

Educazione finanziaria Banca d'Italia

Nell’ambito del convegno “L’educazione finanziaria in Italia: oggi e domani”, svoltosi lo scorso 18 gennaio a Roma presso il Centro Convegni di Banca d’Italia, sono stati presentati i risultati del primo censimento nazionale delle iniziative promosse sul territorio in materia di alfabetizzazione ed educazione finanziaria.

Il censimento: manca un quadro nazionale

Un censimento resosi necessario considerato che, nell’ultimo decennio, anche in Italia numerose istituzioni pubbliche ed enti privati hanno sviluppato iniziative di educazione finanziariaLa rilevazione è stata promossa dalle Autorità di vigilanza Banca d’Italia, Consob, COVIPe IVASS – insieme al Museo del Risparmio, alla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e alla Fondazione Rosselli, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca (MIUR). Purtroppo in Italia a oggi manca un quadro nazionale che definisca univocamente fabbisogni formativi, priorità e criteri di intervento in materia di educazione finanziaria e ciò, tra l’altro, limita enormemente il coordinamento tra le singole azioni e lo sfruttamento di sinergie.

Le iniziative di educazione finanziaria

La fotografia scattata dai ricercatori di Banca d’Italia ha riguardato il triennio 2012-2014 ed ha evidenziato un’offerta di iniziative di educazione finanziaria quanto mai frammentata e spesso con una partecipazione di pubblico piuttosto modesta. Nel periodo in esame sono state censite 206 iniziative, promosse da 256 soggetti ma poco meno dei due terzi di queste hanno coinvolto nell’arco del triennio un numero di persone inferiore a mille e soltanto una su dieci ha registrato un numero di partecipanti superiore a 10 mila. Molto eterogenea anche la struttura dei programmi formativi che sono stati classificati sia come “educazione” finanziaria, sia come “sensibilizzazione”. I primi, più impegnativi, sono stati 66 e prevedevano un vero programma formativo comportando una frequenza effettiva dei discenti. I secondi, in tutto 140, si sono limitati alla condivisione di materiale informativo mediante una fruizione a domanda.

destinatari e promotori

Per quanto concerne i destinatari delle iniziative, 99 sono stati i programmi rivolti agli studenti, di cui il 40% di educazione ed il 60% di sensibilizzazione. Mentre le 107 iniziative destinate agli adulti sono state di educazione per il 25% e di sensibilizzazione per il 75%. I promotori delle iniziative sono stati il mondo finanziario, la scuola e le associazioni che spesso hanno lavorato in sinergia così da offrire un pacchetto completo ed efficace. Difficile trovare una metrica per misurare l’impatto che queste azioni hanno avuto effettivamente. Anche per questo l’emanazione di una strategia nazionale sull’educazione finanziaria è divenuta urgente.