Dopo il rilancio tramite il fondo di private equity Stirling Square Capital Partners e il contributo di 32 milioni di euro, Axitea ha chiuso i propri conti con un fatturato vicino ai 100 milioni di euro e con oltre 32mila clienti. Ma ora è il momento del voto dei creditori: che rischia di mandare a casa 1.500 persone.
La proposta sul debito per UniCredit, MPS, Interbanca e BPM
«Axitea è un’azienda completamente rinnovata, con un conto economico positivo, ma che deve ancora affrontare la prova del voto dei creditori – commenta Marco Bavazzano, Amministratore Delegato di Axitea. In caso di voto negativo, circa 1.500 persone verrebbero mandate a casa. Abbiamo fatto tanto per rimettere i conti a posto e ora speriamo che i creditori facciano la loro parte. Dopo i tanti sforzi compiuti per risanare l’azienda, siamo ottimisti sul futuro di Axitea e speriamo, anzi, chiediamo alle banche di accettare la proposta sul debito (già in parte ripagato per 21 milioni cui si aggiungono ulteriori 23 milioni di interessi) aiutandoci a superare la crisi e tutelando i dipendenti che perderebbero irrimediabilmente il loro posto di lavoro. All’adunanza dei creditori del 30 settembre presenteremo un’azienda rinnovata dal punto di vista del management, struttura organizzativa e modello operativo. Siamo stati in grado di risollevarci dopo un momento molto difficile, posizionando Axitea ad alti livelli in un mercato che sta cominciando a riprendersi dopo tanti anni di congiuntura economica sfavorevole. Tutto questo, però, rischia di essere vanificato a causa della situazione debitoria - in particolare con Unicredit, Monte Paschi di Siena, Interbanca e Banca Popolare di Milano - in cui è incorsa l’azienda a causa dei mancati pagamenti da parte dei suoi tanti clienti coinvolti nella crisi. Il nostro impegno è massimo per garantire la continuità aziendale e i posti di lavoro, ma contemporaneamente è necessario che le banche creditrici ci aiutino».
Mesi positivi nel 2015
Dall’arrivo del nuovo management Axitea sta recuperando parte del terreno perduto e infonde fiducia nei clienti: le vendite nel secondo trimestre del 2015 sono state superiori del 17,5% rispetto al trimestre precedente; nei mesi di giugno e luglio sono state raggiunte delle performance di vendite superiori a quelle registrate da oltre 18 mesi; il tasso di abbandono dei servizi (“churn”) è quasi pari al 50% di quello dell’anno precedente; infine il tasso di insoluto è in continuo e netto miglioramento. Inoltre, il nuovo piano industriale, incentrato sull’evoluzione della propria offerta basata su tecnologie innovative e sulla valorizzazione di competenze specialistiche nell’ambito della sicurezza integrata (fisica e cybersecurity), si sta rivelando vincente, e pertanto Axitea conta di migliorare notevolmente il precedente conto economico che nel 2014.
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