MetLife, gruppo assicurativo attivo a livello mondiale nelle assicurazioni vita ed Employee Benefits, rafforza anche in Italia il proprio focus strategico sul business delle polizze collettive per la protezione dei dipendenti delle aziende.
A oggi, negli Stati Uniti, MetLife vanta tra i propri clienti corporate ben 94 delle prime 100 imprese della classifica Fortune e assicura, complessivamente, 50 milioni di dipendenti di aziende.
Target corporate e riorganizzazione commerciale
In Italia, MetLife è attiva sul mercato da oltre 25 anni nelle coperture collettive vita di puro rischio, infortuni e malattia e ha deciso di puntare ulteriormente sul segmento corporate attraverso il rinnovo dell’offerta, in particolare delle coperture infortuni, e con il rafforzamento dell’organizzazione commerciale, grazie all’ingresso nel team di Erika Tenconi come Employee Benefits Manager.
MetLife sta già cogliendo le opportunità di sviluppo nel settore della protection: la Compagnia nel 2023 è infatti cresciuta del 12% nel comparto infortuni, a fronte di un incremento del mercato, secondo Ania, del 3,7%.
Scenario
Secondo il “Great Employee Benefit Study 2024”, promosso dal Gruppo Epassi e condotto dall’Università finlandese di Aalto, infatti, l’83,2% dei dipendenti italiani cambierebbe posto di lavoro per un miglior pacchetto welfare.
Tra i benefit più desiderati dai dipendenti europei e sui quali le aziende investiranno maggiormente nel 2025, spicca al primo posto l’assistenza sanitaria completa sul lavoro.
«Il nostro obiettivo è quello di presidiare tutte le aree di bisogno legate alla protection – ha dichiarato Maurizio Taglietti, General Manager di MetLife in Italia. Il welfare aziendale è sicuramente un’opportunità dal punto di vista delle imprese clienti, sempre più consapevoli che il successo di ogni organizzazione si basa sul benessere delle sue persone. Il settore assicurativo, d’altro canto, attraverso questo mercato sviluppa valore e diffonde ulteriormente le polizze protection - vita, malattia e infortuni - che hanno un ruolo sempre più importante nell’integrare il welfare pubblico».