Un modello alla francese per le società di mutuo soccorso. L’Amministratore Delegato di Lloyd Mutua, Antonello Cancelli, racconta come un nuovo modello mutualistico, che ricalca quanto fatto in Francia, potrebbe offrire maggiori coperture e libertà nei prodotti alle mutue.
E semplificare anche l’accesso al mercato riassicurativo, per tutelarsi da maggiori rischi.
D. Dott. Cancelli, quali sono oggi le sfide che deve affrontare il sistema mutualistico italiano?
AC. Le sfide consistono essenzialmente nell’aumentare la capacità di coperture per i propri soci e ridurre al minimo il gap di sottoassicurazione rispetto agli altri paesi europei.
La normativa delle SMS (società di mutuo soccorso) è ferma al 1838, dopo l’intervento del 2012 a livello legislativo non si è fatto quasi niente. Oggi la riforma del Terzo Settore non ha prodotto risultati tangibili per le SMS.
Le SMS italiane hanno bisogno di una maggiore capacità di elaborare prodotti mutualistici più innovativi che completino l’offerta assicurativa.
Per fare questo c’è bisogno di maggiore chiarezza e di un fondo di riassicurazione di emanazione pubblica, come per esempio il Fondo di Riassicurazione ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), che aiuti le SMS a trovare coperture per mitigare il rischio dell’operatività.
D. Come va declinata l’innovazione all’interno di questo settore?
AC. Essenzialmente l’innovazione passa per il canale dell’offerta.
L’offerta delle SMS deve essere più ampia e coprire rischi che oggi sono poco percettibili alle persone, ad esempio la cyber security privata.
È necessario che le compagnie di assicurazioni e le società di mutuo soccorso collaborino per massimizzare il livello di copertura dei clienti associati.
Bisognerebbe inoltre introdurre prodotti di micro-finanza. Noi, per esempio, come Lloyd Mutua ci stiamo muovendo per poter operare anche nel Microcredito.
D. Quali sono le principali differenze, inoltre, rispetto ad altri Paesi e quali elementi andrebbero presi come esempio da applicare anche in Italia?
AC. Negli altri Paesi le SMS sono a volte regolate da authority finanziarie e assicurative e hanno una migliore capillarità sul territorio.
Tutto questo determina per la persona una maggiore conoscenza dei prodotti mutualistici, con un conseguente aumento di interazione con le strutture sociali della mutua.
In Italia purtroppo non è così. Occorre lavorare al fine di far comprendere l’importanza di un settore mutualistico che sia complementare al comparto assicurativo e finanziario.