Polizze Vita a contenuto finanziario per affrontare la pensione, al Nord, e le spese impreviste al Sud Italia. Mentre le polizze Danni, infortuni e malattie sono al centro dell’interesse delle donne di tutta Italia.
Differenze non solo geografiche, ma anche di genere e persino di età, evidenziate dalla ricerca dell’Osservatorio Look to the Future, condotta da Nomisma per Athora Italia sul rapporto degli italiani con le polizze assicurative.
Perché sottoscrivere una polizza Vita a contenuto finanziario?
In primis, a guidare la sottoscrizione di polizze Vita a contenuto finanziario o previdenziale, è la volontà di integrare la scarna futura pensione pubblica (per il 58% dei sottoscrittori), con un maggior peso tra gli over60 (67%).
Un’altra motivazione importante, che ha guidato il 45% dei possessori a sottoscrivere una polizza Vita a contenuto finanziario, riguarda le opportunità di investimento e la possibilità di accrescere il proprio capitale.
A concepire la polizza Vita a contenuto finanziario come uno strumento capace di fare fruttare i risparmi è leggermente più radicata nel Nord Italia (47%), mentre la protezione e il sostegno finanziario alla famiglia rappresentano un aspetto convincente per il 42% di chi possiede la polizza. Seguono la protezione in caso di spese impreviste, per il 37% delle persone, ma al Sud e nelle Isole, questa esigenza sale al 43%.
L’attenzione è anche rivolta ai benefici fiscali, più attraenti per il 41% dei sottoscrittori, in particolare tra gli uomini (44%) e nelle regioni settentrionali.
I giovani più propensi a sottoscrivere una polizza Vita
Tra chi non possiede già una polizza Vita a contenuto finanziario, i più aperti alla sottoscrizione risultano i 35-49enni (35%), così come chi vive al Sud e nelle Isole (34%).
Ad attirare sono precisi elementi: la sicurezza del capitale, la flessibilità nei pagamenti e la protezione per la famiglia, insieme a garanzie di rendimento e benefici fiscali.
Invece, chi non la possiede ma ritiene probabile la sottoscrizione nei prossimi anni apprezzerebbe un’integrazione con i servizi sanitari (importanti per il 53%), con una percentuale pari al 63% nelle fasce di età 50-59 anni e al 62% tra le donne.
Perché sottoscrivere una polizza Danni?
I criteri che guidano la scelta di una polizza Danni, infortuni e malattia sono la ricerca di tranquillità e la riduzione dello stress derivante dal sapere di essere scoperti in caso di imprevisti o eventi inattesi. E sono reputate molto utili da oltre la metà degli italiani.
Tuttavia, il livello di fiducia varia sensibilmente a seconda del genere, dell’età e dell’area geografica di residenza.
Le donne sono quelle più convinte dell’utilità di queste coperture (52% vs 49% di uomini), mentre tra gli uomini uno su tre le ritiene utili solo l’evento è altamente probabile.
Differenze per età e area geografica
La percezione e le valutazioni sulle polizze cambiano anche in base all’età della popolazione: tra i 35-49enni è il 46% a considerare le polizze danni molto utili ma la quota sale al 55% tra i 50-59enni. Sono proprio i più giovani (35-49 anni) a mostrarsi più prudenti e condizionati dalla probabilità concreta dell’evento assicurato.
A livello territoriale, le aree più orientate a riconoscere la piena utilità delle polizze danni sono il Nord e il Sud (51% e 52%) mentre il Centro Italia risulta essere la zona più “dubbiosa” (47%).
Le polizze a componente finanziaria suscitano un giudizio più frammentato, con significative differenze tra target: il 28% degli uomini le ritiene vantaggiose perché fanno fruttare i risparmi nel lungo periodo, mentre quasi 1 donna su 3 non ha un’opinione precisa su questo tipo di polizze.
I cinquantenni riconoscono con maggiore intensità rispetto alle altre fasce di età le componenti di sicurezza (20%) e di beneficio finanziario (24%) garantite dalle polizze vita a contenuto finanziario. I 35-49enni si concentrano invece con maggior attenzione sulla componente di rendimento (27%).
A livello geografico, si sottolinea come 1 residente nel Mezzogiorno su 5 riconosca alle polizze Vita a contenuto finanziario un ruolo importante nella protezione dei risparmi con capitale garantito.