Helvetia. Un ecosistema di servizi per le polizze di bancassurance

helvetia bancassurance
Fabio Carniol, General Manager di Helvetia Vita e Helvetia Italia

Assicurazione sulla Salute, polizze LTC e protezione per la casa. Sono questi i tre ambiti dove la bancassicurazione incontra nuovi servizi a valore aggiunto.

Un ecosistema di servizi attorno alla polizza. È la strategia di Helvetia Italia per la bancassicurazione, che punta sui servizi aggiuntivi per aumentare il valore dei prodotti assicurativi, grazie all’uso delle moderne tecnologie, dei device connessi e aprendosi a partnership con le startup.

Proteggere la Salute

Sono tre gli ambiti di protezione che meglio si legano a questo concetto di ecosistema di servizi. In primis, quello della Salute, dove le polizze si arricchiscono di vari servizi. Dal teleconsulto medico alle app per gestire prenotazioni mediche e rimborsi, fino ai dispositivi che aiutano a monitorare lo stato di salute. «Lo scorso anno le polizze di protezione per la salute sono cresciute del 39% e quest’anno di un ulteriore 19% – commenta Fabio Carniol, General Manager di Helvetia Vita e Helvetia Italia. Il 70% dei nostri clienti ha scelto piani completi e ora offriamo anche altre coperture, come le short term care per la non autosufficienza: hanno un pricing ridotto (18 euro l’anno, NdR) e offrono alle famiglie un rimborso mensile di 500 euro per 3 anni».

LTC: in banca conquista gli under 50

La logica a ecosistema tocca anche le coperture a vita intera (Long Term Care). Prodotti che in banca conquistano una precisa fetta di clientela: quella di fascia alta, con una età media di 48 anni. «Poiché talvolta i clienti considerano questi prodotti troppo costosi – premette Carniol –, accanto alla rendita in caso di non autosufficienza, abbiamo introdotto un ecosistema di servizi per aumentare l’utilità percepita. Le LTC infatti danno accesso a servizi di telemedicina e teleconsulto, e mettono a disposizione dell’assicurato un care manager che aiuta la famiglia nelle incombenze quotidiane: problematiche legali, ricerca delle strutture che offrono assistenza domiciliare ed RSA attrezzate sul territorio. Inoltre, sono allo studio nuovi servizi da realizzare insieme a startup innovative, per semplificare l’incontro di domanda e offerta in ambito Salute e sfruttare anche l’intelligenza artificiale per elaborare in tempo reale i dati sullo stato di salute degli assicurati».

La casa sotto controllo con la home box

E poi, c’è la casa. Il bene più importante per le famiglie italiane. «In realtà in Italia gli immobili sono sotto-assicurati – chiarisce Carniol – ma il trend della smart home, che in questi ultimi anni sta vivendo un’accelerazione, offre margini di crescita: oggi distribuiamo una home box alla quale collegare tutti i dispositivi smart presenti in casa, anche acquistati presso la grande distribuzione, che, attraverso dei sensori, tiene sotto controllo eventuali rischi domestici, come incendio o allagamento. Inoltre, è attivo un servizio d’assistenza in caso di necessità per contattare tecnici specializzati, artigiani, idraulici, elettricisti, etc.».

Più dati, più competitività

In questa logica a ecosistema, la competitività si gioca sulla capacità di sfruttare tutti i dati che i dispositivi mettono a disposizione della compagnia assicurativa. Naturalmente, previo consenso del cliente. «Essere capaci di analizzare le informazioni messe a disposizione dalla clientela ci permetterà, in futuro, di personalizzare i prezzi delle coperture assicurative – conclude Carniol. D’altronde, i clienti sono già disposti a condividere i loro dati, anche quelli sulla salute raccolti attraverso i vari device».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di maggio 2022 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop

 

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