transizione green

Generali GC&CI con Pirelli e Aon: obiettivo sostenibilità

Generali Pirelli Aon

Franco Franzoso, Head of Generali Global Corporate & Commercial Italia

Quando si tratta della valutazione dei rischi ai quali è esposta un’azienda, un tradizionale processo di sottoscrizione tiene conto abitualmente di alcune variabili. Ma l’accordo di Generali Global Corporate & Commercial Italia con Pirelli e Aon inserisce variabili di rischio nuove e aggiuntive.

«Nello specifico, si individua e poi si monitora il conseguimento di una determinata performance, nell’ambito della copertura di responsabilità civile verso terzi, con particolare attenzione al richiamo prodotti e alla responsabilità civile verso i prestatori d’opera – racconta Franco Franzoso, Head of Generali Global Corporate & Commercial Italia.

Si tratta di un progetto che abbiamo iniziato grazie a una visione comune, pensato per dare valore e concretezza al concetto di resilienza: la durata dell’accordo è pluriennale e riguarda le polizze a delega Generali Global Corporate Commercial Italia».

La sfida della sostenibilità

L’accordo consente di accompagnare un cliente storico come Pirelli in un percorso di partnership, valorizzando il suo impegno e la sua volontà di raccogliere un’ulteriore sfida in ambito ESG.

«Quindi, il nostro impegno reciproco in questo settore contribuirà a migliorare ulteriormente la qualità del rischio – sottolinea Franzoso. Una migliore gestione del rischio favorisce la sostenibilità e la solidità di tutti i partner coinvolti.

Come? Estendendo il beneficio anche a favore di dipendenti, fornitori, stakeholder e più in generale al contesto sociale dove operano le nostre aziende».

I goal delle Nazioni Unite e i KPI

GC&C Italia da tempo lavora per integrare la sostenibilità all’interno del business e dei processi ma con Pirelli si è fatto un ulteriore passo in avanti, collegando l’accordo a due obiettivi dei Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite.

«L’iniziativa è focalizzata su salute, formazione e sicurezza delle persone, in linea con l’Obiettivo 3 “Salute e Benessere” e l’Obiettivo 8 “Lavoro Dignitoso e Crescita Economica” e i KPI individuati sono strettamente collegati alla salute e alla sicurezza sul lavoro e alle tematiche di prodotto del cliente – spiega Franzoso.

Quindi ne abbiamo presi in considerazione diversi, a partire dalla formazione dei dipendenti, oltre naturalmente ai KPI correlati alle certificazioni di qualità, salute e ambiente (come ad esempio ISO9001 e International Automotive Task Force IATF 16949, specifico per il mondo automotive, NdR)».

Sono state poi incluse altre certificazioni come la ISO45001 e la ISO14001, oltre a quelle su accreditamenti specifici di alcuni laboratori Ricerca e Sviluppo di Pirelli e sulle performance dei pneumatici a livello di aderenza sul bagnato.

Fra i KPI previsti dall’accordo rientra anche la conferma di Pirelli tra i leader all’interno del Dow Jones Sustainability Index, l’indice che valuta le aziende più performanti in materia ambientale, sociale e di governance.

Essere un assicuratore responsabile

La partnership con Pirelli e Aon permette infine al Gruppo di rafforzare la propria strategia in ambito ESG.

«Non si dice spesso, ma personalmente ritengo che il settore assicurativo per sua natura possa ambire a essere uno dei più sostenibili – evidenzia Franzoso.

Come delineato nella strategia “Lifetime Partner 24: Driving Growth”, la sostenibilità è l’originator, ispirato dalla nostra ambizione di essere partner di vita dei nostri clienti. La sostenibilità plasma il modo in cui vengono prese le decisioni che portano Generali a essere un’azienda trasformativa, generativa, orientata a creare un impatto positivo e capace di creare valore condiviso.

In questo percorso il Gruppo ha identificato quattro ruoli per Generali: Investitore, Assicuratore, Datore di lavoro e Cittadino responsabile. E la partnership con Pirelli e Aon rientra nell’ambito delle azioniattivate come Assicuratore Responsabile».