Quali sono le vulnerabilità dell’auto elettrica? L’auto scarica è sicuramente l’incubo di ogni automobilista che ha necessità di stipulare un’assicurazione.
Ma, in realtà, ci sono nuovi rischi da tenere in considerazione: sono auto connesse e presentano quindi una possibile porta di ingresso per gli attacchi cyber.
E poi c’è un’altra voce importante: il costo e la scarsa reperibilità dei componenti dei veicoli elettrici, in particolar modo la batteria.
Elementi di rischio che le compagnie assicurative hanno già iniziato a considerare nella loro offerta, partendo dall’ascolto del cliente.
Il target e i rischi percepiti
Il proprietario tipico di queste auto, anche per inquadrare il profilo di rischio, ha circa 46 anni, percorre distanze inferiori alla media e, per lo più, si sposta in città.
«Tra i fattori di maggior rischio percepiti dai clienti c’è il timore dell’effettiva durata della batteria e la capillarità della rete infrastrutturale – racconta Federico Cortigiani, Head of P&C Retail Pricing and Offer di AXA Assicurazioni – o ancora i possibili danni che possono avvenire durante le operazioni di ricarica del veicolo e il costo da sostenere nel caso di sostituzione degli accessori».
Nuove coperture, maggiore assistenza
Nascono quindi nuove coperture per agevolare la transizione green, che vertono principalmente sulla ricarica - come la perdita di capacità della batteria del veicolo, compresi cavi accessori e wallbox di ricarica - e sul rischio cyber del sistema di bordo.
Soprattutto offrono «servizi sempre più specifici, come un’assistenza per la prosecuzione del viaggio con ricariche veloci in loco – spiega Cortigiani – o la disponibilità di veicoli termici sostitutivi per lunghi viaggi imprevisti e superare i problemi di ricarica in caso di guasto alla wallbox».
Un cuore pulsante molto costoso
Ma una peculiarità dei veicoli elettrici, che emerge soprattutto in caso di sinistro, è il costo dei componenti elettronici, non sempre reperibili soprattutto in questo periodo.
«A incidere in maniera significativa sul valore di queste auto è proprio il loro cuore pulsante – spiega Carlo Balzarini, Responsabile Market Management & Network Communication Allianz S.p.A. –, una batteria di trazione molto costosa che in certi modelli può arrivare a incidere per il 50% sul valore complessivo della vettura. Per questo motivo, attraverso Allianz Lithium, garantiamo la copertura del valore a nuovo del veicolo per i primi 3 anni di immatricolazione, compresa dunque la batteria».
Naturalmente inclusa anche l’assistenza dedicata, che prevede la ricarica della batteria in loco o l’invio di un carro attrezzi ad hoc e una rete di riparatori certificati.
Gioie e dolori dell’auto connessa
Molti dei nuovi veicoli elettrici, infine, sono connessi e permettono di integrare sistemi di pagamento, servizi di terze parti, etc. Da qui, la necessità di una copertura cyber, magari che prevede anche il ripristino dei sistemi software di bordo che possono essere danneggiati. Ma questo parco dati può anche essere utile per creare soluzioni personalizzate.
«Pensiamo ai dati sulle percorrenze e sullo stile di guida: sono informazioni utili alle compagnie assicurative per sviluppare servizi, proposte assicurative e modelli di tariffazione sempre più personalizzati – conclude Cortigiani – e aderenti alle esigenze del cliente finale».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di gennaio/febbraio 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.